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Una catena di supermercati ha puntato al basso prezzo per le pere Abate

"Non è questa la qualità di cui si parla"

C'è crisi e i consumatori (tanti, non tutti) cercano di spendere il meno possibile, sacrificando anche la qualità. Ma forse non si dovrebbe esagerare. Un agricoltore, produttore di pere in provincia di Ferrara, ci ha inviato queste foto scattate ieri, 11 gennaio 2022, in un punto vendita di una media catena di supermercati del nord d'Italia. 

"Quando ho visto queste Abate, non volevo crederci - afferma il produttore. Si tratta di pere che a noi agricoltori non vengono classificate, o quasi, o. comunque liquidate per pochi centesimi. Invece le ho trovate in vendita in un supermercato a 2,89 euro/kg. Era segnato comunque uno sconto del 17%, altrimenti il prezzo pieno sarebbe stato di 3,49 euro/kg. Un cartellino indicava che erano di seconda scelta, ma a noi produttori ci vengono catalogate più spesso come scarto".

Per le Abate, il periodo non è dei migliori. I produttori fanno fatica a produrre a causa di cimici, malattie, mancanza di molecole per la difesa, e anche le strutture di lavorazione incontrano forti problemi di conservazione, a causa della messa al bando di alcuni principi attivi. 

"E' vero che il prodotto è poco - continua l'agricoltore - e quando manca si vende di tutto. Però, se un consumatore deve pagare queste pere 2,89 euro/kg, io vorrei che al produttore fossero liquidati 1,45 euro al kg, cioè almeno la metà. Ma questo è impossibile avvenga. Che fare quindi? Serve un controllo lungo la filiera affinché tutti ottengano il giusto per sopravvivere: produttore, magazzino e Gdo".

L'agricoltore punta poi il dito sulla Gdo: "Alcune catene, non tutte, ricaricano il 50% del costo senza fare nulla o quasi. E non mi si parli di sprechi, tanto al giorno d'oggi comprano poco, qualche kg alla volta e non fanno scorte. Ed è davvero sorprendente che questa catena abbia messo in vendita un prodotto di così bassa qualità".