"Con mille difficoltà continua la commercializzazione presso l'organizzazione di produttori Eco Farm, forte dei suoi 70 soci conferitori i quali, con sacrificio e dedizione, resistono alla crisi e proseguono a coltivare le proprie referenze". A dirlo è Maurizio Fiorenza, direttore commerciale dell'OP siciliana, con sede a Butera (CL), i cui areali spaziano ben oltre e soprattutto nell'entroterra della Sicilia centrale.
Maurizio Fiorenza
"In attesa delle temperature tipiche dell'autunno - prosegue il direttore - attendiamo la maturazione ottimale degli agrumi per l'inizio della raccolta dei primi stacchi della campagna 2022/23. Anche se qualcuno ha iniziato con i primi pallet di Navel, deverdizzando il prodotto. Noi prevediamo di iniziare per la metà di novembre, preferendo far maturare il prodotto sulla pianta, senza rischiare sulla qualità o di fare disaffezionare i nostri partners e, men che meno, i consumatori finali".
Il management di Eco Farm
"Le quantità di agrumi per ettaro è inferiore allo scorso anno - rivela l'esperto - con una prevalenza di prodotto medio grosso. Ciò è dovuto alle condizioni avverse durate la fase di invaiatura, che ha condizionato l'allegagione. In attesa degli agrumi, da tre settimane è iniziata la stagione dei kaki mela che, con grande soddisfazione, si presenta con abbondanza di prodotto. La nostra produzione di kaki mela interessa circa 25 ettari, con altri 10 ettari pronti per il prossimo anno con una quantità stimata di 800 ton, per arrivare a 1000 ton complessivamente".
"Gradi brix, gusto e aspetto - sottolinea il manager - rendono il frutto decisamente attrattivo e le quotazioni del caco mela sono soddisfacenti. Nonostante l'aumento della CO2 (che serve per detannizzare i frutti - ndr) e di tutti i costi correlati al confezionamento, si riescono a coprire i costi di produzione. Resta viva la speranza, a conferma della tesi secondo cui la qualità deve premiare sempre e comunque".
"Se i kaki mela si stanno difendendo sia come quotazione sia come consumo - precisa Fiorenza - l'uva da tavola, dopo una stagione pessima, nell'ultima settimana segna un timido rialzo, con aumenti di richieste e di prezzo che, senza troppe illusioni, si attesta su circa 20 centesimi al chilogrammo in più rispetto la passata settimana. La situazione dell'uva da tavola fa riflettere e, proprio per questo, con diversi produttori e confezionatori del territorio ci siamo dati appuntamento alla fine della stagione per analizzare e valutare le future produzioni, affinché situazioni del genere non si verifichino più, se possibile".
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