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Focus sul mercato mondiale dell'avocado

L'avocado è diventato sempre più un alimento base sugli scaffali e nelle diete di molti Paesi, dato che la sua popolarità ha mostrato una continua ascesa nel corso degli anni. Gli avocado coltivati a livello nazionale hanno registrato un particolare aumento di interesse in nazioni europee come l'Italia e la Spagna. Quest'anno, tuttavia, molti Paesi produttori stanno affrontando problemi dovuti alle condizioni climatiche avverse; in Spagna alcune regioni hanno subito perdite fino al 60%, mentre in Sudafrica la stagione è stata definita "incredibilmente negativa" dai coltivatori, a causa degli effetti della guerra in Ucraina, della riduzione delle esportazioni verso la Russia e dell'aumento dei costi di produzione e di spedizione, che continuano ad affliggere il settore.

I coltivatori di altre nazioni, come il Belgio, temono che l'aumento dei costi dovuto a questi problemi possa scoraggiare i consumatori dall'acquistare il prodotto esotico. Le prospettive negli Stati Uniti e in Australia, invece, sono molto più positive: l'Australia ha registrato un aumento del 56% della produzione e uno sbalorditivo aumento del 268% delle esportazioni nell'ultimo anno, mentre negli Stati Uniti il consumo di avocado non sembra essere influenzato dalla fluttuazione dei prezzi, almeno per ora.

Paesi Bassi: gli importatori devono passare più rapidamente alle nazioni mediterranee
"C'è ancora molto potenziale di crescita per gli avocado, ma non dobbiamo dare per scontato che ciò avvenga automaticamente", osserva un importatore. La fine della stagione del Perù significa che, al momento, ci sono pochi calibri grandi disponibili sul mercato. Tuttavia, le dimensioni piccole sono più che sufficienti, dato che Cile e Colombia stanno vivendo un'analoga crisi di pezzature. I Paesi mediterranei stanno sperimentando un'annata di scarica, per cui la primavera del 2023 potrebbe essere un altro mercato dai prezzi fermi. Anche se ciò dipenderà in parte da ciò che faranno Colombia e Cile. A causa del forte mercato locale, il Cile ha smesso di esportare in Europa per due anni di fila. Di conseguenza, noi importatori dobbiamo passare più rapidamente ai Paesi del Mediterraneo. E come sappiamo, per quanto riguarda gli avocado, approvvigionarsi vicino a casa non è necessariamente il modo più economico", osserva un importatore. La Colombia, in quanto nazione d'origine, ha il potenziale per mantenere il mercato dei prezzi 'tranquillo' nei primi mesi dell'anno, fino a quando il Perù non tornerà sul mercato. Tuttavia, si tratta ancora di un work in progress".

Belgio: domanda incerta
Al momento gli avocado arrivano in Belgio da diverse parti del mondo, per cui i volumi, secondo un commerciante, sono ancora poco significativi. "I quantitativi sono generalmente presenti, ma non tutti della stessa qualità. Alcuni Paesi produttori hanno avuto problemi nel raccolto, quindi i frutti provenienti dalla Colombia, ad esempio, sono un po' più piccoli, e in Spagna la siccità sta colpendo gli avocado. Tuttavia, dall'Africa arriva un prodotto stabile, anche se la qualità è a volte discutibile, mentre il Messico è ora in piena attività. Si tratta di avocado buoni e anche i volumi sono molto più alti rispetto all'anno scorso".

Sul fronte della domanda, invece, la situazione è un po' più incerta. "L'avocado è un prodotto consolidato al giorno d'oggi, quindi per ora continuerà ad andare avanti. Per molti, ormai, sembra essere una parte regolare della dieta. Tuttavia, con l'inflazione e i prezzi attuali, dovremo aspettare per vedere se questa tendenza continuerà anche durante l'inverno. I prodotti esotici, tra i quali si conta anche l'avocado, saranno i primi a essere abbandonati dalla maggioranza. Inoltre, l'aumento dei costi in tutti i settori fa sì che i prezzi a scaffale non invoglino i consumatori ad acquistare più avocado".

Francia: un mercato dinamico
Sebbene quello dell'avocado possa essere definito un mercato molto variabile, in Francia è attualmente piuttosto dinamico. La stagione degli avocado provenienti dal Perù sta volgendo al termine e lascerà un vuoto nel mercato con l'inizio delle spedizioni da parte del Marocco e della Spagna. Secondo un importatore del mercato all'ingrosso di Rungis, "Attualmente le vendite sono soddisfacenti, grazie a una buona domanda".

Italia: interesse crescente per il prodotto coltivato a livello locale
Terminata la stagione dell'avocado Hass peruviano, si sta per passare ad altre origini. Un grossista del nord Italia dichiara: "La stagione dell'avocado Hass peruviano, che dominava fino a una settimana fa, con quotazioni di 10-11 euro, è terminata. Ora si attendono i volumi della varietà Hass da Marocco, Israele, Spagna e Messico. E' previsto un aumento dei prezzi di almeno il 20% per quanto riguarda la varietà Hass, che però mostra quantitativi in calo. Questa situazione rimette in gioco gli avocado greenskin: Pinkerton dal Kenya, Zutano ed Ettinger da Israele. Paradossalmente, infatti, per mesi gli avocado greenskin sono costati più della varietà Hass, mentre ora pare siano tornati ad essere più economici". Sull'avocado a buccia verde spagnolo, al grossista è stato riferito che mancherà prodotto, a causa delle condizioni meteo in fase di coltivazione, e che i frutti disponibili non avranno facile commercializzazione.

In Sicilia, si sta raccogliendo avocado Bacon e si prevede una raccolta di avocado Hass in ritardo rispetto allo scorso anno. "Le condizioni climatiche sono state favorevoli sia in primavera sia in estate. A causa della mancata cascola tra agosto e settembre, si prevede un'abbondante resa per la varietà Hass, ma i calibri dei frutti saranno più piccoli rispetto alle annate precedenti", riferiscono da una cooperativa di produttori. Nonostante il forte e crescente interesse nei confronti dell'avocado italiano (soprattutto da parte dei retailer, con i quali si stanno chiudendo accordi commerciali), a spaventare i produttori è l'attuale situazione economica, che crea incertezza.

Nell'anno terminante ad agosto 2022, sono oltre 6.800 le famiglie italiane ad aver acquistato avocado almeno una volta (26%). Il frutto può essere acquistato a peso fisso, cioè confezionato, ma la preferenza va al peso variabile, (oltre 5,3 milioni di famiglie). Il canale prediletto per l'acquisto di avocado è il supermercato (14%) ma cresce il discount, che nel giro di 24 mesi è passato da quasi il 6% a oltre il 10% (Dati GfK Consumer Panel).

Spagna: raccolti inferiori del 25-30% rispetto all'anno scorso
In Spagna si stanno raccogliendo gli avocado della varietà Bacon, con prezzi da 1,70 a 1,90 euro/kg, e i primi Fuerte, entrambi a buccia liscia. Alcuni piccoli coltivatori hanno anche iniziato a raccogliere prematuramente i primi avocado Hass, incoraggiati dai buoni prezzi del momento - da 2,50 a 2,90 euro/kg all'origine - ma il bilancio tra la sostanza secca e i livelli di olio mostra che non sono ancora maturi e il settore mette in guardia sulle conseguenze che ciò potrebbe causare al consumo. La raccolta degli avocado Hass spagnoli inizierà quindi tra le settimane 48-49 con volumi più consistenti.

La Spagna si aspetta un raccolto inferiore di circa il 25-30% rispetto all'anno scorso, anche se a Velez-Málaga, una delle aree di produzione più importanti del Paese, il calo della produzione potrebbe superare il 60%.  Siccome ci sono meno avocado sugli alberi, la prospettiva è che ci sia un'abbondanza di grandi dimensioni. Non appena il Perù ha terminato la sua stagione, i prezzi sui mercati europei sono saliti ad almeno 4 euro a cassetta e la disponibilità di calibri grandi è diminuita. Attualmente, i mercati europei sono smistati principalmente dal Messico, che si concentra maggiormente sul mercato statunitense; dal Cile, la cui produzione quest'anno è bassa a causa della siccità, e dalla Colombia, che al momento non ha una grande disponibilità.

Nel frattempo anche il Marocco sta iniziando a raccogliere con volumi inferiori. L'offerta in Europa non è grande e ci sono soprattutto taglie piccole e medie 12-14. Pertanto, i mercati europei non avranno grandi volumi fino alla settimana 48, quando più origini si scontreranno sui mercati, compresa la Spagna. I coltivatori spagnoli chiederanno prezzi più alti a causa del minor raccolto, mentre sia i coltivatori che i confezionatori dovranno affrontare un aumento dei costi del 35% in un anno e i dettaglianti sono riluttanti ad aumentare i prezzi sugli scaffali temendo una stagnazione dei consumi.

Sudafrica: una stagione incredibilmente negativa
La stagione degli avocado sudafricani sta per concludersi, una campagna complicata all'inizio dallo scoppio della guerra in Ucraina e dalla riduzione delle esportazioni di avocado verso la Russia, uno dei principali destinatari degli avocado greenskin non inviati ai mercati Hass.

Quest'anno parte degli avocado green skin destinati alla Russia e all'Europa dell'Est sono stati inviati a mercati non tradizionali, il che ha messo sotto pressione i prezzi degli Hass. Inoltre, la stagione si è aperta con un mercato europeo pieno grazie ai grandi raccolti spagnoli e israeliani, oltre ai volumi del Perù che coincidono con quelli del Sudafrica, e l'Europa ha ricevuto una quantità di avocado doppia rispetto a quella abituale. Si spera che sia un'anomalia.

I costi di produzione e di spedizione sono aumentati a tal punto che i rendimenti sono molto più bassi, anche nel caso i prezzi di vendita dovessero rimanere invariati.  

La zona tardiva di KwaZulu-Natal normalmente lascia i suoi frutti sugli alberi in attesa di un momento favorevole per entrare sul mercato, e quest'anno alcuni coltivatori hanno dovuto lasciare i loro frutti sugli alberi per sei settimane o due mesi in più del solito prima della raccolta.

Poi è arrivato lo sciopero dei lavoratori portuali e i container fermi; di conseguenza, alcuni di questi container sono stati deviati o reimportati per evitare problemi di qualità.

Per i coltivatori di avocado tardivi si è trattato di un periodo di esportazione più breve di quello che avrebbero voluto. Dall'inizio della stagione, a febbraio, fino ad oggi i coltivatori hanno parlato delle difficoltà di questa stagione. Già all'inizio di marzo un coltivatore di avocado l'ha definita "una stagione incredibilmente negativa".

Si è parlato di un raccolto per l'esportazione di circa 15,5 milioni di cartoni da 4 kg; la cifra finale deve ancora essere resa nota. La grandine dello scorso dicembre ha ridotto il raccolto. A livello locale gli avocado di classe 1 sono venduti in media a poco più di 1 euro/kg. Il prezzo interno si è rafforzato nelle ultime settimane.

L'Europa rimane il principale destinatario degli avocado sudafricani, ma sono in corso trattative per aprire altri mercati tra cui Giappone, India, Cina e Stati Uniti.

Nord America: la domanda rimane forte e stabile
Attualmente le forniture di avocado sono disponibili da diverse regioni, ovvero da Messico, Cile, Colombia e Repubblica Dominicana. Anche se uno spedizioniere fa notare che nello stesso periodo dell'anno scorso le forniture dal Messico erano leggermente più abbondanti.

"Quest'anno il Perù ha avuto una campagna incredibile. Il raccolto messicano della scorsa stagione si è esaurito all'improvviso e in anticipo, così è arrivato il Perù - afferma, sottolineando che anche la California aveva fornito prodotto in quel periodo - Il Perù ha colmato il vuoto in modo eccellente ed è rimasto. C'è ancora frutta peruviana sul mercato, anche se ce n'è molto poca in viaggio in mare".

A sua volta, questo evento ha fornito l'opportunità per la vendita al dettaglio e per la ristorazione di ridurre la dipendenza dal Messico. "Normalmente questo è un periodo al 100% messicano - afferma - Per quanto riguarda le scorte, il Messico si aggira intorno al 90% con un raccolto da normale a abbondante". Si tratta di una differenza notevole rispetto a ciò che i coltivatori e gli spedizionieri dovevano affrontare l'anno scorso. "In quell'occasione abbiamo avuto un raccolto più difficile. All'epoca c'era molta frutta, ma era molto più complesso trovare dimensioni e qualità. Quest'anno non c'è nessun problema".

Per quanto riguarda la domanda, lo spedizioniere osserva che è abbastanza stabile. Anche se i prezzi sono saliti per tutta la seconda metà della stagione messicana di quest'anno, in particolare a maggio e giugno, la domanda ha retto. Un fattore potenziale potrebbe essere la pandemia, in quanto i consumatori erano alla ricerca di alimenti salutari e, a sua volta, ciò ha contribuito a far diventare l'avocado un prodotto quotidiano o settimanale essenziale per un segmento di consumatori. "A un certo punto i prezzi erano raddoppiati rispetto all'anno precedente e il consumo è calato forse del 15%. C'era sicuramente un certo grado di anelasticità".

In questo momento, però, i consumatori si concentrano sempre più sui prodotti stagionali, spesso legati al Giorno del Ringraziamento. "Cosa succederà se il prezzo dell'avocado diminuirà? La gente sta pensando al Ringraziamento e non c'è nulla che porti la loro attenzione sugli avocado", afferma, aggiungendo che in media i prezzi degli avocado sono diminuiti, ma i prezzi finali sono rimasti relativamente alti. "Il lato positivo della domanda anelastica è che anche se il prezzo sale, si continua a vendere. Ma se il prezzo scende, non si vende molto di più".

Anche i tempi di consegna sono un fattore importante. Lo spedizioniere fa notare che associazioni come Avocados from Mexico hanno lavorato per promuovere l'affidabilità, la promozionalità e la stabilità generale degli avocado messicani. "Detto questo, ci vorranno 30 o addirittura 60 giorni prima di assistere a un acquisto davvero aggressivo per quanto riguarda l'aumento delle promozioni, la riduzione dei prezzi a scaffale e così via".

In prospettiva ci si aspetta che la merce guadagni trazione. "Quando ci avviciniamo a novembre, soprattutto dopo il Giorno del Ringraziamento, l'avocado rappresenta un'opportunità promozionale che potrebbe essere molto redditizia e che sicuramente vale l'investimento - afferma - Ma se il cambio di ritmo non compensa la variazione di prezzo, la motivazione viene meno. È questo il problema che tutti stanno affrontando in questo momento".

Australia: le esportazioni aumentano del 268% nella stagione 2021/22, la produzione del 56%
L'Australia ha registrato una massiccia impennata della produzione negli ultimi due mesi, secondo l'organismo di punta del settore. Avocados Australia ha recentemente pubblicato il rapporto annuale Facts at a Glance per l'anno finanziario 2021/22, da cui risulta che il Paese ha prodotto poco più di 122.197 tonnellate di avocado, il 56% in più rispetto all'anno precedente. Il valore lordo della produzione degli avocado australiani è stato stimato in 403 milioni di dollari.

Il Queensland continua a produrre la maggior parte degli avocado australiani, con il 48% della produzione. L'Australia occidentale ha prodotto la quota maggiore, pari al 39%. In Australia gli avocado vengono prodotti tutto l'anno grazie alla varietà di climi e condizioni nelle otto principali regioni di coltivazione del Paese, mentre il consumo interno nel 2021-22 è stato di 4,76 kg a persona. Nella campagna 2021/22 l'Australia ha esportato 11.626 tonnellate, con un aumento del 268% rispetto all'anno finanziario precedente e il 9,5% delle 122.197 tonnellate totali prodotte in Australia.

Nel frattempo l'industria australiana dell'avocado aumenterà le esportazioni verso il Giappone quest'anno, con piani di incremento del volume delle esportazioni rispetto all'anno precedente. L'industria australiana dell'avocado ha investito in una campagna di marketing programmata per promuovere gli avocado australiani agli acquirenti giapponesi. La campagna è iniziata a metà settembre e proseguirà fino a novembre. Comprenderà attività di marketing sociale e promozioni nei negozi.

Secondo un rappresentante del settore: "Il Giappone è il più grande mercato di avocado dell'Asia e ha un grande potenziale di crescita per noi. L'anno scorso gli avocado australiani sono stati accolti molto bene in Giappone e i nostri esportatori hanno fatto notevoli progressi nello sviluppo di partnership con gli importatori giapponesi. Nonostante un raccolto più leggero nell'Australia occidentale, quest'anno prevediamo di triplicare la quantità di avocado da esportare in Giappone. Prevediamo che il prossimo anno sarà ancora più grande, e tutto questo fa parte di una strategia a lungo termine per far crescere le nostre esportazioni e sostenere l'industria australiana dell'avocado".