La resa di castagne e marroni è stata super, nell'Appennino bolognese: circa 2 ton a ettaro contro una media di 600-700 kg. "Dal 26 ottobre - spiega Renzo Panzacchi, presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese - non raccogliamo più il marrone biondo, anche se in terra vi sono ancora tantissimi ricci".
E continua: "Il problema è duplice: da un lato le alte temperature stanno facendo sorgere muffe fra la polpa e l'epidermide della castagna. Dall'altro, i consumi sono bassi, i prezzi pure, perciò non conviene raccogliere".
Per i marroni, Panzacchi afferma che "nella prima settimana di raccolta (prima scelta, calibro 70-80), al produttore sono andati 5,50 euro/kg, scesi a 4,70 nella seconda settimana e 3,80 successivamente. Al dettaglio, però, i prezzi sono comunque sostenuti".
Le sagre hanno rappresentato quest'anno una valvola di sfogo per i produttori che, vendendo direttamente, riescono a ottenere una migliore marginalità, "pur vendendole a un 30% in meno rispetto a quanto si trova in Gdo, a parità di qualità".
"E' un'annata davvero anomala - conclude il presidente - e le alte temperature esterne non invogliano il consumo di caldarroste ma, piuttosto, di angurie e meloni".