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Le spiegazioni dell'esperto Gualtiero Roveda

Servitù di passaggio: ecco come chiedere un ampliamento

I mutamenti tecnologici dell'agricoltura, dei rapporti di lavoro e delle modalità di coltivazione dei fondi determinano spesso, in presenza di una servitù di passaggio, la necessità da parte del titolare del fondo dominante di chiedere al confinante, proprietario del fondo servente, un ampliamento. Chiediamo all’avvocato Gualtiero Roveda com’è regolamentata la materia.

FreshPlaza (FP): Quando è possibile chiedere al vicino un allargamento dell’area di transito oggetto di servitù?
Gualtiero Roveda (GR): È possibile se pre-esiste una servitù di passaggio; se l'ampliamento è necessario per la coltivazione o per l'uso conveniente del fondo e se quest’ultimo non ha uscita diretta sulla pubblica via.

L'avvocato Gualtiero Roveda

FP: Si può ottenere l’ampliamento per consentire il transito di una macchina agricola?
GR: È possibile chiedere l’estensione del contenuto del preesistente diritto di servitù per esercitare il passaggio con modalità prima non previste. Ad esempio, oltre che a piedi, anche con veicoli a trazione meccanica. E’, però, necessario dimostrare in modo rigoroso la sussistenza delle condizioni innanzi ricordate.

FP: Ma se la modifica del tracciato esistente crea pregiudizio al proprietario del fondo servente cosa succede?
GR: L’ampliamento di una servitù trova limite nella valutazione delle contrapposte esigenze dei fondi. Il pregiudizio per il fondo servente non deve essere superiore al vantaggio che il fondo dominante ne ricaverebbe. È una valutazione di fatto rimessa al giudice. In un caso, è stato negato l’allargamento del passaggio preesistente per il transito di un veicolo, in quanto ciò avrebbe impedito al proprietario del fondo servente di continuare ad utilizzare il passaggio come parcheggio del proprio furgone.

FP: Se non risulta possibile ampliare la servitù esistente, che non consente il transito di veicoli a trazione meccanica si può chiedere sia costituita un’altra servitù?
GR: Sì. Il Codice civile consente l’imposizione di nuova servitù quando il proprietario di un fondo abbia già accesso alla pubblica via, ma esso si riveli insufficiente ai bisogni del fondo, valutati alla luce delle esigenze dell’agricoltura o dell’industria.

FP: Il proprietario del fondo servente può chiudere l’accesso alla proprietà con un cancello?
GR: Sì. Tuttavia, ciò non deve limitare i diritti del titolare della servitù: l’ingresso e il transito devono essere lasciati liberi e comodi, salvo un minimo e trascurabile disagio. È stata, ad esempio, ravvisata una diminuzione modesta e accettabile della comodità di esercizio della servitù nell’apposizione di un cancello sulla strada in cui la servitù si esplicava, fornito di apertura elettrica, citofono e telecomando di apertura collegati con l’abitazione del titolare della servitù di passo.

FP: Il proprietario del fondo servente ha diritto a un’indennità?
GR: Sì. Questa consiste in un indennizzo risarcitorio da ragguagliare al danno cagionato al fondo. In linea di principio, per la sua determinazione si deve aver riguardo al valore della superficie del terreno assoggettata alla servitù e di ogni altro pregiudizio subìto dal fondo servente, in relazione alla sua destinazione, a causa del transito di persone e di veicoli.