"Con questa manifestazione non cerchiamo nemici da combattere, ma alleati che, con noi, inizino una lotta pacifica, volta a dare dignità all'intero settore". E' con queste parole che il Movimento Territorio e Agricoltura (Mta) definisce l'azione di protesta svoltasi a Lamezia Terme, in Calabria, lo scorso 6 luglio.
(Foto fornita da Matteo Talarico - Movimento Territorio e Agricoltura)
Al grido di "Fermiamo gli speculatori che inginocchiano gli agricoltori", la manifestazione di protesta è stata organizzata contro l'aumento dei costi delle materie prime, contro l'accanimento sui lavoratori e sulle Partite Iva.
(Foto fornita da Matteo Talarico - Movimento Territorio e Agricoltura)
Durante il dibattito tenutosi in piazza, Mta ha sottolineato: "La nostra dignità viene costantemente maltrattata. Questo avviene quando la lenta macchina burocratica ci fa attendere due/tre mesi per avere il riconoscimento del gasolio, che oggi paghiamo a caro prezzo. Oppure quando attendiamo anni per avere le graduatorie dei programmi di sviluppo rurale o le risposte sulle calamità naturali, che sono sempre più frequenti. Ultimo, ma non meno importante, il problema dei rincari, in particolare di gasolio ed energia, che tocca tutte le attività produttive e i consumatori. Facciamo rumore per far comprendere il valore del nostro territorio e la sua salvaguardia".
"Vogliamo, inoltre, sottolineare che se si ferma l'agricoltura, si blocca l'intero Paese, perché siamo coloro che producono e sfamano la popolazione. Questo nostro messaggio parte oggi da questa piazza, ma lo porteremo su tutto il territorio regionale e anche oltre".
(Foto fornita da Matteo Talarico - Movimento Territorio e Agricoltura)
"Siamo consapevoli che molte risposte non possono essere date dal governo locale, ma quest'ultimo deve farsi portavoce nei confronti di quello nazionale. Non possiamo più sottostare a una speculazione, che non è giustificata né dalla pandemia né dalla guerra".
A FreshPlaza, Matteo Talarico, che guida il Movimento Territorio e Agricoltura, ha dichiarato: "E' stata un'azione pacifica, atta a dare visibilità al nostro malcontento. Abbiamo concluso la manifestazione chiedendo risposte immediate, altrimenti a breve partiremo con presidi fissi".