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La verifica in continuo dei parametri di qualità dell'acqua nei sistemi fuori suolo

La qualità dell'acqua in serra è un fattore determinante, sia nelle coltivazioni che utilizzano substrati sia nelle coltivazioni dove le radici sono a diretto contatto con il mezzo liquido come i sistemi su film di soluzione nutriente (NFT) o su zattere galleggianti (floating). In un precedente articolo (vedi Freshplaza del 21/02/2022), con l'agronomo Alessandro Montanarella avevamo parlato del rapporto esistente tra acque sporche e formazione di biofilm, in grado di causare perdite produttive ingenti.

La riduzione di portata dei gocciolatoi fino alla loro occlusione è infatti un evento che i produttori si trovano ad affrontare, talvolta in presenza di temperature medio/alte e spesso in pieno ciclo produttivo, momento nel quale risulta difficile o per lo meno dispendioso intervenire per risolvere il problema.


Sopra. Analisi della qualità dell'acqua effettuata "in campo" con il misuratore di adenosina trifosfato (ATP).

"Per ovviare a tale inconveniente - dice  Andrea Rigo, agronomo e consulente tecnico di Intracare Italy - puntiamo sulla prevenzione attraverso il sistema Hydropure, che offre un monitoraggio in continuo dei parametri di qualità dell'acqua, tramite verifiche strumentali. Il sistema Hydropure, infatti, fornisce all'azienda agricola una fotografia reale e affidabile della qualità dell'acqua, dai serbatoi di stoccaggio, ai gocciolatoi, in un dato momento del ciclo colturale. Lo fa utilizzando i misuratori di ATP (adenosina trifosfato), che leggono la quantità di microrganismi presenti nell'acqua di irrigazione".

"Alti livelli di ATP - prosegue Rigo - significano molti microrganismi, anche patogeni, presenti nell'acqua. Bassi livelli di ATP indicano invece acque microbiologicamente adatte all'utilizzo in irrigazione. Esistono quindi parametri di ATP stabiliti, a seconda dei quali si può avere o meno sviluppo di biofilm all'interno delle linee di irrigazione". 


Sopra. Bassi livelli di ATP dell'acqua, misurabili in RLU (Unità Relative di Luciferasi), corrispondono a basso rischio di occlusioni, alti livelli di ATP (alta RLU) corrispondono ad alto rischio di occlusioni e talvolta a sviluppo e diffusione di patologie nella coltivazione.


Sopra. Analisi della qualità dell'acqua effettuata "in campo" ai gocciolatoi su pomodoro.

"L'obiettivo è quello di individuare i punti potenzialmente contaminanti - sottolinea l'agronomo - per avere acqua microbiologicamente pulita lungo tutto il sistema di irrigazione: dal punto di carico acqua fino ai gocciolatoi. I luoghi di misurazione vengono definiti a seconda della tipologia di impianto, sia all'interno sia all'esterno della serra, a seconda delle problematiche riscontrate.

"Il misuratore ATP può essere utilizzato inoltre per verificare l'efficacia di pulizia dell'impianto dopo il trattamento con Hydropure" (perossido al 50% stabilizzato con argento chelato), proprio come evidenziato di seguito:


Nelle figure sopra. Attraverso misurazioni ripetute durante il ciclo, è possibile monitorare l'andamento della qualità dell'acqua di impianto e testare l'efficacia di impiego di Hydropure a coltura in atto.

"Proprio grazie al servizio tecnico di supporto fornito da Intracare Italy - conclude l'esperto - in un'ottica di prevenzione e riduzione dei costi, è possibile impostare una strategia di controllo del biofilm e delle patologie che potenzialmente possono svilupparsi e diffondersi attraverso l'acqua di irrigazione. Il sistema Hydropure consente perciò di ridurre il rischio, massimizzando i risultati produttivi".

Per maggiori informazioni: 
Contatti:
Andrea Rigo
Intracare Italy srl
+39 0445 1926600
www.intracare.it