Come differenziare la propria produzione? Se lo è chiesto Lorenzo Corbara, 28enne di Cesena, che produce asparagi e che, conferendoli al Mercato di Cesena, voleva distinguerli dal resto dell'offerta. E c'è riuscito, creando il marchio Asparagi di Cesena.
"Per ora li coltivo su due ettari - esordisce Corbara - ma non escludo di aumentare le superfici se le cose andranno per il verso giusto. Sono al terzo anno, e la produzione comincia ad essere interessante".
L'asparago coltivato è una via di mezzo fra un bianco e un verde. Solo la punta è verde, il resto è bianco, in quanto viene rincalzato con la terra. Però non viene collocato il classico telo nero per ottenere un asparago interamente bianco.
"E' una tipologia che sta piacendo e sta riscontrando buoni risultati. I prezzi sono stati molto alti fino a Pasqua, anche fino a 7 euro al kg, poi il mercato si è livellato verso il basso, ma io riesco comunque a distinguere il mio prodotto dalla massa. Per la raccolta utilizziamo gli agevolatori, così da velocizzare le operazioni e stancarci di meno. In più, abbiamo un banco per la lavorazione e per suddividere i turioni in mazzi. Ci stiamo attrezzando, insomma, e grazie al marchio stiamo vedendo i primi risultati".
L'asparago di Cesena è disponibile dai primi di aprile fino ai primi giorni di giugno. L'azienda Corbara conta in tutto una cinquantina di ettari e, oltre all'asparago, produce pere, patate e sementi.
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Lorenzo Corbara
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