Il Distretto produttivo di qualità dell'uva da tavola è stato riconosciuto a marzo dalla regione Puglia e verrà costituito entro il prossimo giugno. La Commissione Italiana dell'Uva da tavola è la promotrice di questo progetto.
Massimiliano Del Core
"Il distretto - commenta Massimiliano Del Core, presidente della CUT - verrà guidato da un consiglio direttivo, che sarà eletto nelle prossime settimane e che sarà responsabile di monitorare efficacia e operatività del distretto stesso. Le attività che andremo a svolgere saranno di doppia natura: quelle istituzionali e di rappresentanza (nazionale e internazionale) e quelle operative, riassumibili in 4 pilastri fondamentali:
- Promozione e valorizzazione delle uve tradizionali e seedless;
- Innovazione colturale (con la diffusione delle tecniche agronomiche moderne e facenti parte dell'agricoltura di precisione) e innovazione varietale (con la ricerca e sviluppo di nuove cultivar);
- Formazione professionale della parte produttiva e commerciale;
- Efficientamento della logistica e ricerca di misure economiche volte a contribuire al miglioramento organizzativo delle aziende.
"Sembra ormai necessario guardare a nuovi mercati, quali ad esempio quelli del Medio Oriente (come Vietnam e Thailandia). Inoltre, ci sono bandi nazionali ed europei che prevedono fondi già stanziati, cui il distretto potrà tranquillamente attingere".
Fruit Logistica 2022 - Presentazione del progetto Distretto all'Italian Fruit Village.
"Il distretto potrà operare a livello interregionale, solo che ogni regione interessata e produttrice, penso ad esempio alla Sicilia e alla Basilicata, dovrà avviare e concludere l'iter di riconoscimento. Noi, come Commissione Italiana Uva da tavola, siamo disponibili ad aiutare gli amici e colleghi siciliani e lucani nell'avviare questi ambiziosi progetti. Abbiamo sempre creduto nell'aggregazione e nella necessità di fare squadra per far crescere l'intera filiera".
Il prossimo 29 aprile si svolgerà l'assemblea annuale della CUT. Un evento aperto a chiunque, che vedrà come relatori alcuni esperti del comparto agricolo, compreso il CSO.