Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Quanto costa l'ettaro e quanto rende

L'impianto del ceraseto: investimento sostenibile?

Come noto, cambiamenti climatici e nuove patologie stanno mettendo in grave difficoltà il comparto frutticolo e, in particolare, quello cerasicolo. Il ciliegio soffre in maniera particolare di danni da pioggia, oltre che da grandine e, da qualche anno, deve fronteggiare un nuovo insetto altamente dannoso: la Drosophila suzukii. Se ne parlerà anche al prossimo Simposio internazionale della ciliegia (2-6 maggio 2022).

"In questo contesto - si legge in una nota a cura di Rino Ghelfi e Alessandro Palmieri dell'Università di Bologna - proteggere l'impianto diviene quindi altamente conveniente. Oltre ad attente valutazioni di tipo agronomico sull'adattabilità di ogni tipologia di protezione all'ambiente di coltivazione, sono tuttavia necessarie precise considerazioni economiche e finanziarie, anche in virtù delle diverse soluzioni impiantistiche che la moderna cerasicoltura offre".

Per questa ragione, in occasione dell'International Cherry Symposium in programma a Macfrut 2022, saranno presentati i risultati di uno studio economico su tre tipologie di ceraseto: a media densità, (MDP, Medium Density Planting, 823 piante/ha), ad alta densità (HDP, High Density Planting, 1.650 piante/ha) e ad altissima densità (VHDP, Very High Density Planting, 6.000 piante/ha). Le coperture analizzate, per ciascuna tipologia di impianto, sono quella semplice anti-grandine e anti-pioggia e quella multitasking anti-insetto, quest'ultima in versione normale e semi-automatizzata.

Fonti: elaborazione degli autori da indagine diretta. Scarica qui la tabella ad alta risoluzione

"In estrema sintesi, per le diverse densità di impianto, i parametri più importanti da considerare per gli effetti sui risultati economici sono: la durata, il costo dell'investimento iniziale, la precocità di entrata in produzione e il calibro medio dei frutti. Relativamente alle coperture, oltre al costo iniziale, crescente con la complessità e le reti di cui è dotata la struttura, è da considerare la tempistica di gestione annua per aperture e chiusure".

Continuano i due docenti: "Considerando i prezzi medi del ciliegio negli ultimi 5 anni, tutte le tipologie di impianto considerate hanno originato un risultato positivo. L'impianto più performante in termini economici è risultato quello ad alta densità, seguito da quello a media densità e, quindi, da quello ad altissima densità. Come già evidenziato in altri studi simili, è confermato che a una maggiore densità corrisponde un più rapido rientro dei capitali investiti, fattore che rende meno rischioso l'investimento ad alta densità, nonostante il costo iniziale più alto e la più breve durata. In tabella (vedi sopra) sono riportati i principali parametri tecnico-economici degli impianti e delle coperture confrontate".

"Si deve tuttavia evidenziare come vi siano anche rilevanti aspetti ambientali connessi alle diverse coperture, dovuti ai benefici per il risparmio di prodotti chimici, da un lato, e ai costi per la diffusione di plastiche e altri materiali, dall'altro. Tali aspetti, solo accennati nello studio, meritano certamente un attento approfondimento", concludono.

Per maggiori informazioni e iscrizioni
https://cherrysymposium.com/