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Difendere i castagneti con la confusione sessuale

Tramite il sistema della confusione sessuale, è possibile difendere la produzione di castagne. Se ne è parlato sabato 26 marzo presso il Parco Sperimentale didattico del castagno a Varano (Bologna), dove si sono svolti corsi specifici per aziende agricole. A tali corsi, organizzati dagli enti di Formazione Centoform e Formart, in parte finanziati dalla Regione Emilia Romagna, hanno partecipato una trentina di castanicoltori.

Tre temi principali affrontati in mattinata: tecniche, tempistiche e modalità della potatura del castagno; potatura in quota, potatura dei giovani innesti, tipologie di innesti, prove pratiche; gestione e attrezzature. Nel pomeriggio si è parlato di utilizzo, funzionamento e posizionamento delle trappole del castagno, trappole a feromoni.

Benedetto Accinelli
     
L’utilizzo delle trappole a feromoni è indispensabile per in monitoraggio dei principali insetti fitofagi del castagno, al fine di seguirne lo sviluppo e centrare al meglio tecniche di contenimento con mezzi biologici autorizzati.

Relativamente all’utilizzo delle trappole a feromoni, Benedetto Accinelli ha parlato delle sue esperienze e dei risultati ottenuti mediante le trappole a feromoni nei tanti anni di lavoro dalla frutticoltura all’orticoltura, colture industriali e ovviamente anche castanicoltura.

"Nei castagneti - ha detto Accinelli - le trappole vengono utilizzate per il monitoraggio delle tre Cydie del castagno e cioè la Pammene fasciana, la Cydia Splendana e Cydia fagiglandanoa. Interessanti esperienze, anche se con risultati altalenanti, sull’utilizzo della tecnica della “distrazione sessuale” con Ecodian CT, prodotto in fase di registrazione".

Le Cidie o tortrici, del castagno (Cydia fagiglandana e Cydia spendana) sono lepidotteri le cui larve, sviluppandosi a carico delle castagne, possono determinare ingenti perdite di produzione alla raccolta. I danni causati da C. fagiglandana e da C. splendana possono superare anche il 50% della produzione e questo, per un imprenditore agricolo che lavora e investe nel settore, è oggettivamente difficile da accettare.

Conclude il tecnico: "La castanicoltura deve affrontare diverse sfide e, in questo momento, preoccupa molto la mancanza di acqua a causa delle scarsissime piogge invernali".

Per maggiori informazioni
http://www.castagniparlanti.it