L'Assemblea dei soci del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp, appositamente convocata per discutere sui gravi disagi derivati dallo sciopero degli autotrasportatori, ha salutato con favore la fine della protesta e la smobilitazione dei blocchi stradali, senza però nascondere la profonda insoddisfazione per le modalità in cui si è conclusa.
Sebastiano Fortunato (foto di repertorio)
"Non siamo affatto soddisfatti né dell'esito dello sciopero, che si è risolto con aumento di 400 euro del costo di trasporto a camion, né tantomeno dei disagi che la manifestazione ha arrecato alle nostre aziende - ha dichiarato Sebastiano Fortunato, presidente del sodalizio - Si è trattato di una protesta senza preavviso, che non ci ha lasciato alcuno scampo, costringendoci a rinegoziare, nostro malgrado, la nostra reputazione con i clienti di mezza Europa"
Fortunato, nel tracciare la sintesi dell'incontro avuto con i propri consorziati, in un'intervista telefonica ha parlato di "un danno d'immagine incalcolabile, evitabile attraverso una concertazione che avrebbe portato i produttori finanche a fianco dei trasportatori, in una protesta legittima contro il rincaro dei carburanti che colpisce anche le imprese agricole! Questa è la dimostrazione del fatto che se non si ha contezza compiuta dei propri gesti, i problemi si ingigantiscono".
"Adesso ci vorranno settimane perché la situazione si normalizzi - ha spiegato, rammaricato, Fortunato - sia perché la GDO nel frattempo si è rivolta altrove, sia perché i notevoli quantitativi di merce tenuti nelle celle frigo e che arriveranno nei mercati, causeranno inevitabilmente un crollo dei prezzi".
"L'Assemblea, all'unanimità, ha detto il proprio no a questi comportamenti irrazionali - ha proseguito Fortunato - e chiede, forte della presenza alla riunione delle Istituzioni del comprensorio e delle associazioni di categoria, l'insediamento di un tavolo di regia: un vero e proprio osservatorio di vigilanza che monitori il corretto svolgimento per le future azioni di protesta. Non possiamo permettere che siffatte vicende si ripetano, danneggiando l'economia già fragile del comparto ortofrutticolo che subisce quotidianamente l'attacco di uno o più elementi avversi contemporaneamente come i cambiamenti climatici, le fitopatie, la concorrenza delle produzioni di altri paesi, i rincari delle materie prime, la marginalità territoriale, le pratiche commerciali sleali, le pratiche di marketing sleali come il Pachino sounding e il rincaro dell'energia e del carburante".
"Siamo molto arrabbiati e stavolta siamo noi a chiedere garanzie ferree a quelle stesse istituzioni - ha chiarito il Presidente - che nonostante abbiano elargito 10 milioni di euro alla categoria degli autotrasportatori, non sono riuscite a far riprendere la strada ai tir. Una condotta, quella della Regione, che riteniamo da biasimare perché ha assecondato la posizione di scacco in cui una categoria che compone la nostra filiera ci ha messo, per quattro interminabili giorni. Alla fine ci sono voluti i rincari che dobbiamo sostenere con le nostre forze perché la questione rientrasse! Ora, a noi, chi ci risarcisce?"
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