"Le vendite di questo ultimo trimestre confermano il trend positivo dell’azienda, che a fine anno registrerà un +15% rispetto allo scorso 2020". Lo afferma Marco Baroni, direttore commerciale della Manuzzi Frutta Secca, tracciando una panoramica sulla situazione aziendale.
Entrando nel dettaglio: "Una buona crescita nella vendita dei datteri testimonia che i consumatori non li identificano più come un prodotto stagionale, bensì come snack alternativo da consumare tutto l’anno. I paesi di provenienza sono Israele e Tunisia. I fichi secchi, invece, registrano un calo dei consumi del 40% circa, anche a causa della minor disponibilità di prodotto, dovuta agli incendi che hanno interessato le zone produttive in Grecia".
"Tra le referenze di maggior rilievo, abbiamo il pistacchio tostato senza sale, che ha registrato una vendita costante e ormai consolidata: Manuzzi è stata fra le prime a introdurlo e oggi offre una gamma più ampia di frutta secca tostata non salata".
"I problemi logistici del 2021 - aggiunge Baroni - che hanno causato ritardi negli approvvigionamenti, sono stati abilmente gestiti dal nostro CEO Aurelio Manuzzi, grazie alle collaborazioni di lunga data con i nostri fornitori. Per contro, il notevole aumento dei costi di materie prime, packaging e trasporti, ha avuto impatto sul costo finale dei prodotti".
Sul fronte delle nuove referenze (cfr. FreshPlaza del 4/11/2021), Baroni conclude dicendo che i "Cup Mix stanno riscontrando pareri positivi. Sono in vendita da poco, ma ci sono già stati dei riordini dalla GDO".
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