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Ortogel Spa

Agrumi Sicilia: disastro sui volumi e quotazioni al di sotto i costi di produzione

"Gli effetti degli eventi atmosferici avversi e le consistenti piogge che hanno colpito la Sicilia nei mesi di ottobre e novembre confermano le previsioni sui quantitativi di agrumi siciliani disponibili (Vedi articolo correlato) che hanno subito una ulteriore riduzione rispetto alla campagna commerciale 2020, pari al 70%". Così Salvatore Imbesi, direttore dello stabilimento della siciliana Ortogel. 

La forza di una filiera è determinante per riequilibrare i prezzi di mercatoSalvatore Imbesi, direttore dello stabilimento della siciliana Ortogel

Per quanto riguarda i derivati lavorati dall'industria - per i motivi sopra citati - rispetto al 2020, la Ortogel Spa è solo al 25% del prodotto trasformato. Chiusa la campagna dei derivati a polpa bionda, per le varietà pigmentate, invece - considerato il ritardo della colorazione dei frutti - si prevedono derivati con pigmentazione a carico degli antociani sotto la media, anche in considerazione di una campagna breve che non andrà oltre marzo 2021.

"La campagna 2021 quindi presenta volumi non esaltanti e quotazioni depresse, ben al di sotto i costi di produzione. L'aumento straordinario dei costi delle materie prime (costi energetici, imballaggi, trasporti) sta mettendo in ginocchio sia i produttori sia l’industria che - anche in considerazione dei tempi incerti in cui tenderanno a riequilibrarsi - rischiano di portare al collasso l’intero comparto. Si assiste purtroppo a una situazione di mercato che ha dell'incredibile e che porterà senza un significativo intervento del legislatore all'abbandono delle produzioni. Sono lievitati i costi di raccolta, confezionamento e trasporto degli agrumi che - solo per fare un esempio - per arrivare nelle piattaforme di Milano prevedono costi vivi di 0,60 €/Kg comprimendo, di conseguenza, il ricavo marginale del produttore che non supera i 0,30 €/Kg”.

"Situazione paradossale - spiega Salvatore Imbesi - considerato che il prezzo di vendita dei prodotti al consumatore è aumentato del 100% rispetto alla scorsa campagna. Fermo restando che ai commercianti è richiesta la conferma dei prezzi dello scorso anno e, in alcuni casi, anche la loro riduzione. In sostanza per i motivi sopra citati i prezzi a scaffale aumentano del 100% a scapito degli intermediari e dei produttori, che di fatto sono l’anello debole della catena. Ciò soprattutto in una campagna come l'attuale, che sarà breve e che alla produzione - a causa dei disastri climatici -  prevede trattamenti costosi, soprattutto per riequilibrare la tenuta dei frutti che patiscono l’eccessiva piovosità assorbita dalle piante”.

Sostenibilità economica per far fronte al rincaro delle materie prime  
“Parliamo di una situazione economica drammatica - conclude Salvatore Imbesi - che coinvolge non solo il fresco, ma anche l’industria dei derivati in altri Paesi europei, grandi produttori di agrumi. Ne è un esempio la Spagna dove, come in Sicilia, gli agrumi al produttore vengono pagati meno che in Italia. Unica differenza è che, in Spagna, il dibattito politico è più vivace circa i costi minimi in campagna, perché c’è una maggiore consapevolezza che senza prezzi accettabili sempre più agrumeti resteranno incolti e anche le strategie green a tutela dell'ambiente falliranno, perché perderemo un settore fondamentale, caratterizzante la biodiversità dei territori".

Per maggiori informazioni:
Ortogel Spa
C.da Balchino Zona Industriale 
95039 Caltagirone (CT) - Italy
+39 0933 1902800
+39 348 8949166
info@ortogel.com
www.ortogel.com