"Negli ultimi anni, per far fronte alla sicurezza alimentare e idrica, c’è stato un aumento dei progetti di coltivazione sotto serra, come parte importante della soluzione a questi problemi globali", afferma Neta Isralls, responsabile tecnico della Vegtech Netafim South Africa.
L'azienda realizza circa 30 progetti di serre all'anno, in Sudafrica.
Nel KwaZulu-Natal, la Vegtech ha costruito una serra idroponica di 4.500 m2 per fragole, dove un tempo si trovava un campo di canna da zucchero. Nella serra del Monte Elias sono presenti 65.120 piante, con un sesto d’impianto di 17 piante per metro quadrato.
La serra ora produce circa 5 tonnellate di fragole al mese per i retailer locali.
Una serra di fragole nel KwaZulu-Natal, dove un tempo si coltivavano canna da zucchero e ortaggi (foto fornite da Vegtech Netafim South Africa)
La serra viene mantenuta a una temperatura compresa tra 22°C e 28°C e un'umidità relativa del 60-70%. Le piante vengono sostituite una volta l'anno e la produzione è di circa 7-8 mesi, a seconda del clima. La maturazione delle fragole è più controllata in serra che in pieno campo, con meno alti e bassi, ma il periodo di maturazione non è necessariamente più rapido in una serra, osserva Isralls.
Inoltre, le fragole coltivate in serra difficilmente vengono trattate, rispetto alle colture in pieno campo, sottolinea Isralls, e questo le rende più invitanti per i consumatori.
"La sfida era spostare e convertire una serra utilizzata per la produzione di ortaggi in una per la coltivazione di fragole, in un periodo di tempo molto breve", afferma Isralls. "Le fragole devono essere piantate entro un certo periodo dell'anno, e il cliente voleva raccogliere le ultime verdure, prima che convertissimo la serra in fragole".
La serra del Monte Elias dall'alto, che mostra i campi di canna da zucchero per i quali è noto il KwaZulu-Natal
Per maggiori informazioni:
Neta Isralls
Vegtech
T: +27 21 987 6980
info@vegtech.co.za
www.vegtech.co.za