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Reportage fotografico: Growtech Antalya 2021

Una foto aerea della provincia di Antalya, situata nel sud-ovest della Turchia, mostra serre a perdita d'occhio, più piccole e ad alta tecnologia, coltivazioni di pomodori, peperoni, fiori come garofani e prodotti esotici come banane e pitaya. Non c'è da meravigliarsi se Growtech, la più grande fiera orticola in Turchia, attira migliaia di visitatori all'anno. Tuttavia, molti fornitori non si recano alla fiera per l'industria locale, ma per incontrare clienti dell'Asia centrale e del Medio Oriente, Paesi in cui l'industria orticola è in rapida crescita.

Clicca qui per il reportage fotografico.

Mercato turco e opportunità internazionali
Il mercato turco ha attraversato momenti difficili. L'industria orticola turca è molto vasta e si investe sempre più nella coltivazione idroponica. Tuttavia, al contempo i coltivatori locali vivono una continua situazione di incertezza. Il mercato russo, ad esempio, è una destinazione importante per l'export ma, allo stesso tempo, è instabile, perché il Paese vieta regolarmente l'importazione di pomodori dalla Turchia.

Con oltre 84 milioni di abitanti e più di 70.000 ettari di produzione serricola, la maggior parte dei coltivatori turchi si concentra sul fiorente mercato locale. C'è una grande richiesta di prodotti di qualità coltivati nelle serre locali, da parte del crescente ceto medio. Proprio la scorsa settimana, il tasso di cambio della lira turca è crollato: in quello che è stato chiamato il 'martedì nero', il valore della lira nei confronti delle valute estere è sceso bruscamente del 20%. I coltivatori che devono acquistare servizi orticoli o i fornitori che devono acquistare materie prime per la produzione si trovano adesso in grande difficoltà. L'inflazione va avanti da molti anni e il tasso di cambio attuale è ai minimi storici.

In fiera, alcuni fornitori hanno persino affermato che, con l'insicurezza del tasso di cambio, semplicemente non potevano offrire ai coltivatori un prezzo per il loro prodotto, cosa che sta accadendo anche in altri settori: Apple, ad esempio, ha sospeso le vendite dei suoi prodotti, la scorsa settimana. Le loro vendite sono riprese, ma con un aumento dei prezzi del 25% per compensare il crollo valutario.

Poiché molti fornitori operano a livello internazionale, non hanno partecipato alla fiera perché fossero interessati al mercato locale, bensì perché speravano di incontrare i loro clienti internazionali. Negli ultimi due anni, lo sviluppo dell'industria orticola nei Paesi della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) è stato molto rapido e, nonostante il Covid-19 e le numerose sfide, Paesi come Kazakistan, Uzbekistan e Tagikistan richiamano un particolare interesse da parte dei fornitori di serre. Nonostante i confini del Turkmenistan rimangano ancora completamente chiusi, molti altri visitatori sono riusciti a raggiungere la manifestazione, che risulta più facile da visitare rispetto a quelle che si tengono nei Paesi Bassi, in Spagna o Italia.

L'anno prossimo, la fiera Growtech si svolgerà di nuovo ad Antalya.

Clicca qui per il reportage fotografico.

Data di pubblicazione: