Quest'anno, il mercato globale dell'ananas varia enormemente a seconda della località, con il frutto esotico che va molto meglio in alcuni paesi rispetto ad altri. Sebbene a Taiwan sia stato vietato di esportare i suoi ananas in Cina, ciò ha portato a un enorme aumento delle vendite in Giappone e Hong Kong. Quest'anno, in Sudafrica il minor potere d'acquisto dei consumatori ha portato a un calo delle vendite, mentre nei Paesi Bassi la solita spinta natalizia potrebbe venire a mancare in questa stagione. Nel frattempo, nelle Americhe, l'aumento dei costi di produzione e di logistica potrebbe comportare un significativo aumento dei prezzi, in futuro.
Paesi Bassi: vendite deludenti per gli ananas in un mese di novembre tradizionalmente tranquillo
"I clienti non vogliono il prodotto, in questo momento. Le vendite sono molto deludenti sia nel mercato al dettaglio che in quello libero - sospira un importatore di ananas olandese - In realtà non c'è molto da dire sul mercato dell'ananas. Va tutto a rilento, non c'è molto in arrivo e i prezzi non possono essere aumentati. Novembre non è mai un mese intenso per l'ananas, ma non prevedo nemmeno una ripresa nelle prossime settimane. I giorni in cui si avevano preordini per Natale sono finiti".
Italia: maggiori consumi di ananas a dicembre
Secondo i dati GFK Consumer Panel, oltre 10 milioni di famiglie italiane (pari al 39% del totale) ha acquistato almeno una volta ananas nell'ultimo anno terminante a settembre 2021. Altri 13 milioni di famiglie italiane al momento non acquistano ananas. Il momento dei maggiori consumi è il mese di dicembre, in occasione delle feste di Natale.
Cresce la penetrazione commerciale dell'ananas fresh-cut: fino a due anni fa era solo il 2,5%, mentre oggi raggiungere il 4,3%. Raddoppiano anche gli acquisti online: il 6% delle famiglie ha acquistato almeno una volta ananas online (erano la metà due anni fa).
Nei succhi di frutta, il gusto ananas è il sesto nel ranking di penetrazione (dopo ACE, pesca, pera, albicocca e arancia) con oltre 4,3 milioni di famiglie acquirenti (16,6% delle famiglie italiane), in crescita rispetto agli anni scorsi.
L'ananas viene importato in Italia via mare o via aereo. L'ananas via mare ha fatto registrare una prezzo medio, lungo tutto il 2021, di 1,20 euro/Kg all'ingrosso, piazza di Milano. Qui, il prezzo medio dell'ananas importato via area è di 3,50 euro/kg.
Il prodotto che arriva in Italia via aereo aveva una buona quota di mercato fino a qualche anno fa, dopo essersi imposto nei supermercati, nella ristorazioe e nei negozi ortofrutticoli al dettaglio specializzati. Ultimamente però, questo prodotto è ritornato a essere una nicchia nel mercato, a causa dell’arrivo di un nuovo articolo che viene trasportato via nave: il cosiddetto ananas maturato sulla pianta.
L'import di ananas via aerea avviene tutto l’anno, diversificando le origini: da Panama dove la qualità migliore si riscontra nei mesi da aprile a gennaio, ma da fine ottobre l’importazione riprende dalla Repubblica Dominicana, che produce un ananas al top di gamma.
Il picco delle importazioni di ananas in Italia è il mese di dicembre, quando arriva prodotto anche dal Ghana.
La varietà principale, per la produzione mondiale, è la MD2 che ha una polpa molto gialla e un sapore più dolce rispetto alla varietà Smooth Cayenne, che è stata quasi totalmente abbandonata.
Sudafrica: la contrazione dei consumi danneggia il mercato sudafricano dell'ananas
La produzione locale di ananas va avanti per tutto l'anno a Capo orientale e a KwaZulu-Natal, con volumi che aumentano in questo periodo dell'anno.
Tuttavia, un produttore sostiene che la domanda di ananas da parte dei consumatori sia scesa ai livelli pre-COVID (l'anno scorso c'è stata una frenesia per gli ananas con l'obiettivo di produrre birra, quando le restrizioni anti-covid adottate hanno vietato l'alcool) perché è un frutto di nicchia e la spesa dei consumatori è limitata in un'economia sotto pressione.
Le esportazioni di ananas, soprattutto per via aerea, sono ancora fortemente depresse. Nel recente passato, il Sudafrica ha esportato ananas in Medio Oriente, Europa, Regno Unito, Canada, USA e isole dell'Oceano Indiano. La mancanza di voli a causa della sospensione dei viaggi internazionali e del turismo ha danneggiato le opportunità di trasporto aereo.
Il prezzo medio di mercato è di R7,65 (0,4 euro) per gli ananas, in calo rispetto alla settimana precedente.
Taiwan: enorme aumento delle esportazioni di ananas taiwanesi verso Hong Kong e il Giappone come risultato del divieto cinese
L'importazione di ananas da Taiwan alla Cina è stata sospesa dal 1 marzo 2021. La Cina continentale è la principale destinazione delle esportazioni di Taiwan, rappresentando più del 90% delle sue esportazioni. Negli ultimi mesi, la proporzione delle esportazioni di ananas di Taiwan è cambiata. La seconda e la terza destinazione delle esportazioni di ananas di Taiwan, il Giappone e Hong Kong, hanno assistito a un netto aumento nelle loro importazioni.
Da gennaio a luglio di quest'anno, le importazioni di ananas di Taiwan in Giappone sono aumentate più di sette volte rispetto allo scorso anno, fino a 17.583 tonnellate; le importazioni sono aumentate di quasi 6,5 volte rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda Hong Kong, l'esportazione da Taiwan è aumentata di quasi 5,5 volte da gennaio a luglio.
Cina: i prezzi dell'ananas cinese aumentano dopo il divieto di importazione della frutta taiwanese
La messa al bando dell'ananas taiwanese rende l'ananas nazionale continentale molto popolare. Al momento, Zhanjiang Xuwen sta inaugurando la stagione di semina più intensa. Quest'anno il prezzo di acquisto sul campo di Xu Wen per gli ananas è generalmente di 1,8-2,5 yuan/500 grammi (0,25-0,35 euro), con il prezzo più alto che raggiunge i 3 yuan (0,42 euro), una cifra doppia rispetto al prezzo più alto dello scorso anno di 1,5 yuan (0,21 euro) e il prezzo più alto degli ultimi 30 anni. Quest'anno la qualità degli ananas di Xuwen è migliore rispetto agli anni precedenti, e la buona qualità è stata venduta ad un buon prezzo, il che ha portato ad un aumento generale del reddito dei frutticoltori.
Nord America: nuovi livelli di prezzo previsti per gli ananas a causa dei maggiori costi dei materiali
In Nord America il volume di ananas è più alto di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. "Questo è un bene, dato che diversi rivenditori hanno investito nella promozione della categoria per mantenere le vendite al livello a cui la pandemia le ha portate", dice un coltivatore che coltiva i suoi ananas in Costa Rica.
L'aumento è attribuito ad alcune ragioni. In primo luogo, il volume del settore è concentrato in operazioni più grandi e tecniche. "Inoltre, le condizioni climatiche sono state eccezionalmente buone per gli ananas. Questi fattori hanno avuto un impatto positivo sui livelli generali di produttività, il che significa che la disponibilità di ananas più grandi è aumentata rispetto alle dimensioni piccole e medie".
Le forniture continuano a provenire dal paese produttore dominante, la Costa Rica, che fornisce circa il 90% degli ananas consumati negli Stati Uniti e in Europa. "Il Messico esporta alcuni ananas negli Stati Uniti, ma rimangono principalmente nella zona del Texas", aggiunge il coltivatore.
Il coltivatore afferma di programmare ogni anno una maggiore disponibilità a novembre per coprire l'aumento della domanda intorno alla stagione festiva - in particolare in Europa. Tuttavia gli Stati Uniti restano il suo più grande mercato. "Ci aspettiamo che il consumo aumenti, così come è aumentato il consumo di avocado e di altri frutti che i consumatori riconoscono come altamente nutrienti", dice il coltivatore, aggiungendo che diversi rivenditori si sono rivolti alla promozione dei benefici per la salute dell'ananas e delle ricette per educare i consumatori.
Nel frattempo in Costa Rica i prezzi sono aumentati in gran parte a causa dell'aumento dei costi di input come il cartone, i prodotti agrochimici e altro. "E l'interruzione mondiale della catena di approvvigionamento colpisce l'importazione delle nostre forniture di produzione. Questa tendenza continuerà nel nuovo anno e non riguarda solo l'industria dell'ananas ma l'intero mercato dei consumatori".
"Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner per cercare di mitigare questi costi crescenti e per mantenere il business sostenibile - dice il coltivatore - Anche se gli aumenti dei costi sono significativi e una realtà inevitabile, abbiamo trovato il modo di mitigarli collaborando con i clienti per trovare efficienze operative che limitino l'impatto sui clienti e, in definitiva, sul consumatore".
Il coltivatore aggiunge che questo è anche il periodo dell'anno in cui si stabiliscono i prezzi per l'anno successivo con i rivenditori e i clienti del programma. "Tuttavia, quest'anno abbiamo un contesto completamente diverso con costi operativi e logistici più alti - dicono - Ci aspettiamo che in questo processo venga stabilito un nuovo livello di prezzo per gli ananas. Ciò è fondamentale per aziende come la nostra, che hanno investito nella produzione e si sono impegnate a mantenere il livello di qualità e di servizio".
Australia: prospettive positive per la stagione dell'ananas, ma si teme che il clima difficile possa confondere le acque
Un importante produttore australiano si sta preparando per il periodo più impegnativo dell'anno in termini di produzione di ananas, per soddisfare il picco della domanda durante l'estate. Anche se l'azienda produce il frutto tutto l'anno, il suo amministratore delegato ha notato che è stata una primavera mite dal punto di vista meteorologico nella regione di produzione di Mareeba, nel Queensland settentrionale, e ciò ha portato alcuni buoni segnali. Secondo lui: "Le dimensioni della frutta saranno buone fino a gennaio. Gli ananas estivi sono sempre di buona qualità e con il bel tempo caldo e umido sono veramente ottimi dal punto di vista del sapore. Per noi si prospetta un solido raccolto di ananas, ma in genere cerchiamo di mantenere una fornitura costante perché i consumatori non amano gli alti e bassi". Fa notare però che potrebbe essere un mese difficile in termini di clima, dato che nel Queensland settentrionale sono previste diverse tempeste e forse anche un ciclone durante i mesi estivi. Ciò potrebbe comportare problemi logistici sia per la raccolta che per il trasporto, specialmente se le strade e le autostrade sono interrotte dalle inondazioni.