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I volumi delle esportazioni israeliane di agrumi dovrebbero aumentare

Nell'ultimo mese, presso l’azienda d’esportazione israeliana Planet Fruit, tutti sono stati impegnati ad avviare la stagione degli agrumi. Fino ad aprile 2022, l'impresa si concentrerà su vari agrumi da esportare principalmente verso l'Europa occidentale, ma anche nei Paesi dell'Estremo Oriente. A causa delle difficoltà legate al meteo, in Texas si spera che la domanda sia più elevata, così come i volumi totali delle esportazioni.

La stagione israeliana degli agrumi è già in pieno svolgimento, dice Betsalel Ohana, direttore alle esportazioni della Planet Israel. Nel sud del paese, la stagione è iniziata in ritardo a causa delle condizioni meteo: "In Israele, la stagione dell'export di agrumi è iniziata a ottobre e dovrebbe durare fino ad aprile. I nostri principali prodotti esportati sono: pompelmo Sweetie Green, disponibile da ottobre a dicembre, pompelmo rosso Sunrise (Star Ruby), disponibile da dicembre ad aprile e mandarino Orri, disponibile da gennaio ad aprile. Quest'anno, la stagione degli agrumi è iniziata come al solito nel nord del Paese, a causa del clima più freddo. Nel sud di Israele, la stagione è partita un po' più tardi, per via del clima più caldo. I frutti necessitano di un fabbisogno di ore di freddo per ottenere il livello zuccherino minimo previsto e il rapporto acidi-zuccheri. Noi, come Planet Israel e marchio Saida Farms del sud, abbiamo iniziato a spedire i pompelmi Sweetie nella settimana 44, cioè la prima settimana di novembre".

Ohana prevede, per quest’anno, un aumento dei volumi d’esportazione, anche per i problemi verificatisi nei frutteti di pompelmi in Texas. "Nell'ultima stagione, il volume dei pompelmi, a livello di produzione, è stato di circa 65.000 tonnellate, di cui circa 40.000 per l'export, 20.000 per la spremitura per l'industria e circa 5.000 destinate al mercato locale. Grazie a una buona domanda e a prezzi solidi sia nell'ultima stagione che in quella in corso, si prevede che quest'anno i volumi delle esportazioni aumenteranno. Uno dei fattori che favoriscono una buona domanda, è la situazione legata al Covid-19. I consumatori preferiscono acquistare i prodotti che contengono vitamina C e che contribuiscono al rafforzamento del sistema immunitario. Un altro motivo è il forte freddo che, a gennaio scorso, ha colpito i frutteti di pompelmi rossi in Texas. Negli Stati Uniti, è stato chiaro fin dall’inizio che, a causa del forte freddo, questi frutteti non sarebbero fioriti nella primavera 2021 e che la loro resa sui mercati sarebbe stata scarsa".

"Gli agrumi israeliani vengono esportati in molti Paesi, principalmente in Europa, ma anche verso destinazioni dell'Estremo Oriente come: Cina, Hong Kong, Singapore, Giappone e in Nord America (Stati Uniti e Canada)", continua Ohana. "Quest'anno, il mercato principale della Pianeta Israel e del marchio Saida Farm è l'Europa occidentale. Spediamo quasi tutti i nostri frutti nei Paesi Bassi, da dove vengono distribuiti in altre nazioni dell'Europa occidentale come Francia, Belgio, Danimarca, Germania, Italia e Paesi scandinavi".

Una delle principali sfide per gli esportatori israeliani è la valuta forte, il che significa che i commercianti ottengono meno profitti: "La valuta israeliana è un problema, al momento. Lo shekel isreliano, o New Israel Shekel, è molto forte, rispetto al dollaro americano e all'euro. Ciò è dovuto alla forza dell’economia israeliana e, in particolare, a un'enorme crescita nel settore dell’high-tech, che sta generando miliardi di dollari e inondando il Paese di molti soldi. Questo costituisce una sfida e un problema, per gli esportatori israeliani, che ora ottengono meno come valuta locale (NIS) per ogni dollaro o euro guadagnato", spiega Ohana. "La scorsa stagione, 1 dollaro era scambiato a circa 3,50 shekel, rispetto ai 3,10 shekel di questi giorni. Lo stesso vale per l'euro. La scorsa stagione, 1 euro era scambiato a circa 3,95 shekel, rispetto alla quotazione attuale di circa 3,60 shekel".

"Quando si tratta di concorrenza, direi che Spagna, Marocco e Turchia sono i nostri principali e più forti concorrenti. Per il pompelmo Sweetie abbiamo una buona domanda, che viene meno influenzata da questi Paesi ma, per la varietà Sunrise, la concorrenza di queste nazioni è piuttosto forte e i prezzi sono molto bassi. Per il mandarino Orri, nonostante la concorrenza, pensiamo che la domanda e i prezzi saranno buoni, grazie alla qualità dei mandarini Orri israeliani. Lo scambio è già attivo e, in generale, siamo ottimisti sulla prossima stagione. Sappiamo che ci aspettano delle sfide, ma sarà una grande campagna", conclude Ohana.

Per maggiori informazioni:
Betsalel Ohana
Planet Israel
Tel: +972 54 738 3436
Email: israel@planetfareast.com
www.planetisrael.farm 

Data di pubblicazione: