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Antonio Felice: "Fase di riassetto del mercato"

Gli incontri B2B di The Rome Table arrivano proprio nel momento in cui le imprese italiane hanno fame di nuovi contatti

"Con grandi difficoltà, ma con altrettanto grande soddisfazione, siamo riusciti quest'anno a portare a casa la quarta edizione di The Rome Table". Così dichiara Antonio Felice, ideatore e organizzatore, con la sua agenzia Omnibus Comunicazione, del B2B internazionale dedicato al settore ortofrutticolo (in svolgimento l'11 e il 12 novembre 2021 nella città di Roma - Clicca qui per scaricare la brochure informativa dell'evento).

Antonio Felice, general manager di Omnibus Comunicazione

La formula dell'evento è di grande efficacia: le imprese italiane partecipanti possono sedersi per 20 minuti (conteggiati da grandi timer esposti sulle pareti della sala meeting) con ciascuno dei buyer internazionali invitati agli incontri.

Nonostante le oggettive difficoltà determinate dalla pandemia, con collegamenti aerei ancora impossibili da talune aree geografiche all'Italia, lo staff della Omnibus Comunicazione è riuscito a convocare un parterre di tutto rispetto, per l'edizione 2021 di The Rome Table.

"Sono intervenuti per l'occasione buyer da ben 11 nazioni estere - spiega Antonio Felice, general manager Omnibus - Austria, Germania, Polonia, Rep. Ceca, Ungheria, Ucraina Svezia, Francia, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Thailandia. A colloquio con loro, imprese italiane da 10 regioni (Sicilia, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Lazio, Veneto, Piemonte. Sardegna e Abruzzo)".

Interessanti novità si segnalano sul fronte dei buyer intervenuti, con la presenza non soltanto di rappresentanti delle catene retail (CEDIOR Supermercati, VéGé, Eataly, METRO Ucraina, 5 catene polacche o gli ipermercati LuLu, per esempio), ma anche di grandi operatori del settore Horeca, come CIRFOOD, Soplaya (con sedi a Udine, Verona e Milano e che rifornisce 70 ristoranti in Italia) e - new entry assoluta di quest'anno - 4 aziende di e-commerce agroalimentare. Figura anche un importatore Thailandese (Navatan), mentre altri buyer dall'Indonesia, che avevano manifestato interesse a partecipare, sono stati impossibilitati a entrare in Italia perché mancano le autorizzazioni sanitarie su vaccini e green pass per viaggiatori dall'Indonesia.

Sul fronte degli operatori italiani, prendono parte al B2B imprese fornitrici di uva da tavola, arance rosse e fichidindia siciliani, IV gamma e specialità di ortaggi.

Antonio Felice evidenzia il perfetto timing di The Rome Table: "Il Covid ha cambiato alcune dinamiche nei rapporti commerciali tra fornitori e distributori. Abbiamo assistito a una sorta di rivoluzione: durante i lockdown c'è stato un boom degli acquisti, soprattutto di quelli trainati dalla ricerca di prodotti salutistici, che però, una volta usciti dall'emergenza, hanno subito una grande frenata, con un ritorno a valori pre-pandemia. Nel frattempo, l'e-commerce, andato in tilt durante le prime settimane di assalto agli accaparramenti di cibo, si è ridefinito, ed è evoluto dando spazio anche alle forniture di breve raggio. In tale scenario, molti programmi prefissati sono saltati, e in questa discontinuità si sono inseriti nuovi operatori. Dinamiche simili sono state ancor più evidenti nelle forniture all'estero. L'Horeca stesso è in una fase di frenetico riposizionamento. E' insomma in corso un vero e proprio riassetto del mercato, che costituisce un'occasione storica inedita. Gli operatori italiani, perciò, hanno un gran bisogno di nuovi contatti: si sente la loro urgenza a non lasciarsi sfuggire delle opportunità".

Per quanto riguarda le esigenze dei buyer esteri che partecipano a The Rome Table, il general manager di Omnibus spiega: "Per quanto noi continuiamo a cullarci nell'idea di una supremazia tout court del made in Italy, le cose stanno ben diversamente. Non c'è più, nel mondo, questa grandissima attenzione al prodotto italiano. Ad andare meglio sono le specialità, le nicchie: i prodotti a marchio IGP-Indicazione geografica protetta, ad esempio, oppure le arance rosse siciliane, o quei prodotti di IV gamma  come le insalatine in busta su cui le imprese nazionali hanno dimostrato un altissimo livello di professionalità. Anche l'uva da tavola viene richiesta, ma viene considerata più come una commodity che non come un prodotto brandizzato. Sono molto richiesti, infine, gli ortaggi del centro-sud Italia".

Per maggiori informazioni:
info@therometable.com 
www.therometable.com