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Tra maltempo, nuovi e vecchi problemi strutturali gli imprenditori vedono nero

Arancicoltura siciliana? Si salvi chi può!

"La campagna siciliana delle arance inizierà approssimativamente la prima settimana di novembre e quest'anno partirà con un enorme svantaggio: l'ennesimo danno da maltempo". Suonano amare le parole di Aurelio Pannitteri, che parla della "mancanza di almeno il 30% di prodotto", in campagna, dopo l'ennesima botta.

Aurelio Pannitteri

"Nonostante le promesse, all'indomani dell'alluvione del 18 ottobre 2018 - ha detto Aurelio Pannitteri - nessun intervento è stato effettuato agli argini dei fiumi, nessuno sulla rete idrica del consorzio di bonifica e, anche per questo, dopo l'ennesima bomba d'acqua, ci ritroviamo con 60 cm di acqua negli agrumeti. A questo bisogna aggiungere un certo numero di piante spezzate e i danni agli aranci che subiranno il soffocamento da acqua e che saranno evidenti solo successivamente. Insomma, avremo la conta dei danni solo tra giorni. Non solo! Registriamo danneggiamenti anche agli impianti di irrigazione e alle strutture. Non avevo mai visto un muro di cinta, realizzato in cemento armato, divelto dalla forza dell'acqua, nonostante le opere di drenaggio dell'agrumeto".

Immagine del 2018. Quelle di questi giorni, purtroppo, non sono dissimili. Problemi di maltempo vengono segnalati in tutta la Piana di Catania e nel resto della provincia. Forti danni anche negli areali  siracusani e messinesi (vedi articolo correlato).

"Ma i nostri guai non finiscono qui - ha spiegato l'imprenditore - perché è specialmente i momenti come questi che abbiamo bisogno di manodopera, che però non si trova dall'anno scorso e facciamo enorme fatica a completare i processi di produzione e lavorazione della merce. La categoria è in grande allarme: senza lavoratori non andiamo da nessuna parte. Qualcuno prenda provvedimenti o finiremo presto di fare gli imprenditori".

"Stiamo letteralmente lottando contro gli aumenti della plastica e del packaging - ha stigmatizzato l'intervistato - A fronte di una crescita dei costi non corrisponde (da anni, ormai) un aumento dei prezzi in campagna e anche questo ci porterà, di questo passo, al tracollo. Mi viene da dire: si salvi chi può, perché la situazione sta letteralmente degenerando".

Comprensibile la rabbia di Pannitteri, che vede il comparto colpito da più parti, tra cui non è certo secondario il problema dell'aumento delle materie prime. Cionondimeno, l'imprenditore ha avuto la pazienza di darci anche qualche dritta sulla stagione che, come abbiamo visto, in apertura inizierà nei primi giorni novembre con le bionde del tipo Navel.

"Al momento - ha spiegato Pannitteri - non c'è ancora alcun mercato, perché non abbiamo ancora iniziato. E se per le varietà bionde mancano ancora una decina di giorni, per le nostre arance rosse se ne parlerà non prima della prima decade inoltrata di dicembre. Vedremo solo allora come si piazzerà sui mercati il nostro prodotto di punta, tenuto conto della situazione produttiva e dell'interazione con i mercati internazionali".

Per maggiori informazioni: 
Aurelio Pannitteri
OP Rosaria - Pannitteri & C. srl
S.P. 135 - km 0,3
95032 Belpasso (CT)
+39 095 7913562/3
info@pannitteri.it
www.aranciarosaria.eu