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Convegno per il centenario di Assosementi

Sementiero, un comparto che non piange

"Il settore sementiero gode di buona salute, soprattutto il comparto delle orticole. L'Italia è il secondo paese europeo e uno dei primi al mondo per la produzione di sementi ortive e, nel 2020, le superfici investite in questo comparto hanno superato i 33mila ettari". Lo ha affermato Roberto Morelato, presidente della Sezione Orto di Assosementi, intervenendo due giorni fa all'evento "I nuovi scenari dell'agricoltura europea: sostenibilità e innovazione nel settore dell'ortofrutta", organizzato da Assosementi presso l'azienda BASF Vegetable Seeds - Nunhems Italy di Sant'Agata Bolognese (Bologna) come seconda tappa di celebrazione del suo centenario.

"L'innalzarsi degli standard qualitativi richiesti dal mercato - ha aggiunto Morelato - permette alle aziende sementiere che sanno offrire la migliore qualità possibile di distinguersi e di acquisire sempre maggiore spazio nel contesto globale. Capacità di interpretare, talvolta anche anticipare, e dare sempre risposte positive alle richieste del mercato sono le ragioni del loro successo. Non dobbiamo poi dimenticare che l'Italia offre condizioni pedoclimatiche uniche: tradizione delle ditte sementiere, elevata specializzazione delle aziende agricole che moltiplicano, attenzione delle istituzioni che hanno favorito la creazione di veri e propri 'distretti', diversità di ambienti di coltivazione e di situazioni climatiche".

Alberto Ancora di BASF ha evidenziato l'importanza dell'innovazione, sottolineando il continuo impegno dell'industria, testimoniato dai cospicui investimenti, e l'evoluzione in corso: "Non ci riferiamo più solamente all'idea di 'prodotto', ma al concetto più ampio di 'soluzioni' per la protezione e la gestione in generale delle colture, dove gli agrofarmaci, le soluzioni digitali e le sementi giocheranno, in modo integrato, un ruolo chiave".

"Ogni giorno, mezzo miliardo di persone nel mondo portano sulle loro tavole prodotti frutto della ricerca di Nunhems. La nostra realtà investe in innovazione oltre il 20% del suo fatturato e svolge un importante lavoro a fianco di tutta la filiera, di cui il seme è il primo anello, con l'obiettivo di soddisfare le richieste di tutti gli attori, fino al consumatore finale", ha dichiarato Mirko Barbieri, amministratore delegato BASF Vegetable Seeds - Nunhems Italy.

"La strategia Farm to Fork è stata fortemente voluta da consumatori e cittadini, che guardano con attenzione alla salute e all'ambiente e spingono le filiere verso una maggiore transizione ecologica. Alcuni studi rivelano che la produzione agricola può subire un calo fino al 15%: per rispondere a questo rischio, serve un'agricoltura smart, fondata sull'innovazione e quindi su genetica, robotica, blockchain. Il futuro di questo settore deve essere basato sulla conoscenza", ha dichiarato il professor Angelo Frascarelli.