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Interfel - Francia

Riduzione degli imballaggi in plastica: va bene, ma bisogna procedere in modo realistico e concertato

In Francia, la pubblicazione del decreto di attuazione della legge anti-spreco per un'economia circolare, votata a gennaio 2020, è apparsa il 12 ottobre 2021. Dal 1° gennaio 2022 gli imballaggi di plastica saranno vietati per la frutta e la verdura fresca (vedi precedente notizia). Ma l'associazione di settore Interfel solleva alcune considerazioni critiche.

Frutta e verdura fresca, un settore alimentare di punta per le vendite all'ingrosso
Il settore ortofrutticolo francese è uno dei principali nel mantenimento delle vendite all'ingrosso, con quasi il 65% dei prodotti freschi venduti in questo canale. Il settore rappresenta in realtà meno dell'1,5% degli imballaggi di plastica utilizzati nel settore alimentare. Perché allora sono proprio ortaggi e frutta quelli interessati dalla nuova normativa?

Interfel sottolinea: "E' importante notare che per molti di questi prodotti gli imballaggi sono veramente utili ai fini della qualità tecnica e della tracciabilità, soprattutto per i settori che promuovono approcci qualitativi specifici. Gli imballaggi sono anche uno strumento essenziale per migliorare la comunicazione con i consumatori. Nella maggior parte dei casi, aiutano anche a limitare lo spreco alimentare e a proteggere e conservare meglio i prodotti".

A poche settimane dall'entrata in vigore del decreto le aziende del settore dovranno affrontare molti ostacoli strutturali e tecnici, lamenta Interfel, mentre importanti questioni di attuazione devono ancora essere chiarite. Inoltre, problematiche attuali come la crisi Covid-19, la disponibilità di materie prime e il costo economico di soluzioni alternative, rendono particolarmente difficile l'attuazione entro il 1 gennaio 2022 per tutto il mercato.

"Inoltre - aggiunge l'associazione - è un peccato che alcune proposte pragmatiche formulate dal settore non siano state mantenute, come l'uso di plastica riciclabile al 100% per imballare frutta e verdura (autorizzato in tutti gli altri settori)".

"Tutti gli sforzi già fatti dal settore in questo campo non sono stati sufficientemente discussi con il Ministero della Transizione Ecologica. L'assenza di trasparenza e di informazione è stata deplorevole prima della pubblicazione di questo decreto".

"Speriamo vivamente che questa misura "puramente francese" (fuori dalla direttiva europea sulla plastica monouso) ed esclusivamente settoriale non penalizzi il posto dei prodotti freschi francesi in Europa e che i consumatori continuino a comprare frutta e verdura fresca."

Per maggiori informazioni:
interfel.com 
lesfruitsetlegumesfrais.com 

Data di pubblicazione: