"Per non essere l'ennesima azienda di IV gamma, occorre proporre qualcosa di innovativo, ma non c'è innovazione senza investimenti e senza ricerca". Massimo Bragotto, direttore generale di Cultiva, fa il punto sui progetti di ricerca e sulle ultime novità dell'azienda che ha sede a Taglio di Po (Rovigo), ma che ha anche un'anima estera e oltrefrontiera e che sta raggiungendo traguardi di tutto rispetto.
"Al momento esportiamo il 48% del totale che produciamo - spiega il direttore - senza dimenticare che abbiamo campi e serre in California e Florida per il mercato americano. In Europa, le nazioni in cui siamo più presenti sono Gran Bretagna, area scandinava e zona balcanica. La situazione logistica attuale non è delle più semplici, ma la nostra organizzazione ci sta permettendo di arrivare a destinazione con tempestività. Ad esempio, per le spedizioni verso la Gran Bretagna è aumentata la burocrazia, ma non abbiamo riscontrato altri ostacoli".
Cultiva è specialista in prodotto sfuso, IV gamma e prima gamma evoluta: nei giorni scorsi ha presentato la nuova linea di insalate in busta con il proprio marchio. "In Italia assistiamo i clienti delle private label nel realizzare i loro assortimenti: questo business rimane strategico e fondamentale anche nei piani della nuova Cultiva - argomenta Bragotto - ma ora i tempi sono maturi per proporci anche con il nostro marchio. Per noi, innovare è da sempre l'asset principale, quindi è fondamentale avere un laboratorio nel quale provare, testare, studiare, importare idee che poi si trasformino in prodotti e che necessariamente devono avere un abito su misura".
Sono due i grandi progetti verso i quali l'azienda veneta sta investendo tempo e risorse. Con "Carta" si sta raggiungendo lo scopo di evitare diserbo e pacciamatura tradizionali, utilizzando solo due 'fogli' di carta totalmente biodegradabile che, stesi sul terreno, evitano la crescita delle infestanti senza utilizzo di fitofarmaci e manodopera umana tradizionale, in quanto il processo è totalmente automatizzato.
Giancarlo, Federico Boscolo e Massimo Bragotto
Il secondo fronte di ricerca è denominato "Viride" e consiste nel mettere a punto un software che, facendo leva sull'agricoltura 4.0, sarà uno dei progetti che contribuiranno, entro alcuni anni, ad avere un bilancio di filiera a emissioni zero. Non mancano poi forti investimenti per l'innovazione varietale, in collaborazione con le case sementiere.
Alla OP Cultiva fanno capo una ventina di aziende agricole di medie e grandi dimensioni, dislocate sulle aree produttive principali in tutta Italia. Gli ettari in coltivazione sono un migliaio, gestiti in coltura protetta. Di questi, il 20% è rappresentato dal biologico, una percentuale nettamente superiore alla media italiana del bio IV gamma, che è circa la metà.
Il nuovo brand include sia insalate di I gamma evoluta che un'intera linea di referenze di IV gamma: monovarietà, miste, verdure da cuocere e tutta la produzione biologica.
Federico Boscolo, amministratore delegato di Cultiva, afferma: "Vogliamo coinvolgere il consumatore nella nostra visione di futuro responsabile; questo ci ha spinti a 'imbustare', insieme alle nostre insalate, anche tutti i nostri valori. Non siamo i più grandi come dimensioni, massa critica o capacità di linee e stabilimenti, ma sul campo agricolo possiamo certamente dire la nostra, e da qui vogliamo partire per essere diversi e distintivi".
"Proprio per questo, sul campo, già da anni, stiamo lavorando per dar forma a una nuova agricoltura, sovvertendo lo stereotipo di canotta e mani sporche, per passare a quello di tecnologia e sensori", conclude Boscolo.
Per maggiori informazioni
Cultiva Società Agricola
Via S. Basilio 129, 45019 Taglio di Po (RO)
+39 0426 377 021
info@cultiva.global
https://cultiva.global/