C'è voglia di incontrare operatori internazionali, per lo più spagnoli e sudamericani ma non solo, da parte di circa 150 aziende italiane che da oggi a giovedì saranno presenti a Fruit Attraction a Madrid, evento giunto alla 13ma edizione.
Una rassegna che, negli anni scorsi (2020 escluso, causa pandemia) non ha deluso le attese, ma sulla quale alla vigilia aleggia l'incognita pandemia. Gli espositori presenti sono quasi 1300, provenienti da 44 Paesi, e distribuiti su 4,2 ettari di superficie. L'Italia è la nazione più rappresentata dopo la Spagna.
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L'ingresso della fiera a Madrid in una delle precedenti edizioni
"Abbiamo una gran voglia di ricominciare anche all'estero in presenza" spiega Enrico Turoni, presidente del Cermac, raggiunto lunedì pomeriggio mentre finiva di allestire lo stand. "Qui nello spazio Cermac siamo un nutrito gruppo di aziende della filiera, propense all'export. Le aspettative sono alte: veniamo da un Macfrut positivo, quindi ci aspettiamo ottimi riscontri anche qui".
"Personalmente - aggiunge Turoni - ho appuntamenti prefissati anche con diversi operatori sudamericani. Resto convinto che la fiera si debba organizzare ben prima dei tre giorni in presenza, tramite appuntamenti prefissati".
Madrid è una delle maggiori capitali europee, con una logistica che favorisce l'arrivo degli operatori. Fra aeroporto e centro fieristico vi sono 5 minuti di taxi e questo favorisce le presenze.
"Non mi è sembrata molto efficace invece - conclude Turoni - la parte digitale della fiera, rispetto a quanto offerto da Macfrut e, a febbraio, da Fruit Logistica".