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Il caso della cooperativa agricola MelogranoVita

La siccità pesa sui volumi commerciali delle melagrane

"Ieri, domenica 3 ottobre 2021, abbiamo effettuato i primi stacchi di frutti di melograno, che abbiamo confezionato direttamente in campo, pronti per la commercializzazione in due importanti insegne della grande distribuzione organizzata. La campagna risente pesantemente degli effetti climatici che hanno stressato le piante in occasione della gelata di fine marzo e inizi di aprile e della carenza di risorse idriche naturali dovuta all’assenza di piogge negli ultimi cinque mesi". Così Mauro Picardo, presidente della cooperativa italiana MelogranoVita.

MelogranoVita nasce a Pesaro (PU), nelle Marche, con l'obiettivo di investire risorse per lo sviluppo del territorio, in una coltura che negli ultimi 10 anni ha suscitato un grande interesse nei consumatori. La cooperativa è impegnata nella ricerca e sperimentazione di nuove tecniche di radicazione e lavorazione del melograno: pertanto sin dal  2016 ha investito sulla formazione per selezionare, tra le innumerevoli varietà, le più pregiate e particolari dell'area del mediterraneo: Mollar, Parfianca, Acko, Hicaz, Dente di Cavallo e Wonderful-One. La cooperativa, partita con 30 soci fondatori, è in crescita e conta circa 65 ettari di superfici investite; grazie all’elevata specializzazione, è cresciuta sui mercati in termini di riconoscibilità del marchio.

"Abbiamo stimato una perdita significativa nei volumi: circa un 30/40% meno di prodotto tra nuovi impianti in produzione e maggiori superfici investite. Non supereremo le 330 ton di frutti, che destiniamo sia al mercato del fresco che del trasformato. La raccolta è iniziata con frutti di varietà Acko e Mollar e poi - tra un paio di settimane - continueremo con Wonderful-One e, a seguire, con le altre varietà a maturazione tardiva. Rispetto alla scorsa campagna, abbiamo iniziato la raccolta con circa 10 giorni di ritardo, con l'obiettivo di consegnare un prodotto di tenore zuccherino elevato. La frutta, in generale, se arriva a scaffale con un giusto grado di maturazione è particolarmente apprezzata dal consumatore finale, che richiede consapevolmente un prodotto che rispetti particolari requisiti".

MelogranoVita produce, oltre al fresco, un succo di melagrana 100%, disponibile in formato vetro da 200 ml, ottenuto dalla spremitura a freddo di frutti biologici appena raccolti. Il target di riferimento è il pubblico di coloro che scelgono il bere d'eccellenza, inteso come prodotto naturale, senza conservanti, aromi artificiali, coloranti e senza l'aggiunta di stabilizzatori di acidità.

Il marchio trasforma in succo materia prima selezionata in ogni passaggio della filiera, avvalendosi della collaborazione di un'azienda specializzata e mediante un innovativo processo di pastorizzazione che permette di preservare le proprietà nutritive della materia prima.

Tra le novità in termini di processo, il marchio sta lavorando con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Ancona su nuove tecniche di spremitura degli arilli e di pastorizzazione del succo, che utilizzino temperature e soprattutto tempi minori nelle lavorazioni. Ciò per conservare al meglio la materia prima che - lavorata dal fresco e quindi non da concentrato - perde moltissimo in termini di gusto e proprietà organolettiche, quando vengono utilizzate temperature elevate.

"La melagrana sta vivendo una tendenza crescente, anche perché i consumatori sono sempre più attenti a mangiare sano e italiano. In virtù della minore produzione rispetto alla campagna precedente ci aspettiamo quantomeno un mercato che rispetti le quotazioni dello scorso anno quindi prezzi che - in relazione ai calibri - oscillino mediamente tra i 2/ 2,20 euro/kg. Ovviamente, le varietà precoci presentano quotazioni più remunerative, sia perché la domanda viene solo parzialmente soddisfatta sia perché l'attesa per il prodotto italiano è elevata”.

"Per far fronte alle emergenze climatiche - conclude Mauro Picardo - stiamo riflettendo su come organizzare la gestione dell'acqua da irrigazione, visto che gli effetti del cambiamento del clima rendono questa risorsa sempre meno disponibile. Stiamo consigliando ai produttori di organizzarsi per raccogliere le acque piovane in cisterne o pozzi durante il periodo invernale. Non prevediamo che il clima o la siccità migliorino; pertanto, anche nell’ottica delle sviluppo sostenibile, stiamo cercando convenzioni con chi progetta impianti di irrigazione, in modo da accumulare acqua in inverno e utilizzarla d’estate".

Per maggiori informazioni
MelogranoVita
Società Cooperativa Agricola
Via dei Canonici, 124
61100 Pesaro (PU)
Cell.: +39 338 744 1456
[email protected]
www.melogranovita.com