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Meloni Piel de Sapo: prezzi e consumi continuano a rimanere bassi

Se per molte aziende italiane la campagna dei meloni è terminata già da alcune settimane, per altre, invece, non è cosi. Ma ciò che limita gli imprenditori agricoli è la situazione fitopatologica, aggravata da quella commerciale e climatica. Infatti, per la maggior parte dei mesi estivi i prezzi di vendita sono stati molto bassi e le massicce campagne promozionali avviate da alcune catene della Gdo non hanno fatto altro che aumentare la problematica. Inoltre, nelle regioni settentrionali e nel Nord Europa l’andamento climatico di certo non ha invogliato l'acquisto di queste referenze, prettamente estive.

"Con le varietà Piel De Sapo (Majores e Corallo) - commenta Salvatore Lotta, direttore commerciale dell'O.P. Agricola Campidanese - avremmo potuto estendere la campagna fino a tutto ottobre, ma il virus New Delhi ha causato una riduzione dei volumi, costringendoci a chiudere prima del previsto: crediamo, infatti, di proseguire con le vendite al massimo fino a metà ottobre. Per l'aspetto commerciale, invece, neanche sul finale della stagione le cose sembrano cambiare, dopo un'intera campagna disastrosa sul lato dei profitti, sia per i meloni sia per le angurie”.

"I prezzi e i consumi continuano a rimanere bassi. Al momento, per le cultivar Piel De Sapo abbiamo quotazioni che variano dai 0,70 ai 0,75 €/kg, circa il 30% inferiori rispetto allo stesso periodo del 2020. Con l'estero abbiamo terminato le forniture già da alcune settimane, poiché in molti Paesi in cui esportiamo le temperature si sono mantenute al di sotto della media stagionale per la maggior parte dell'estate. Per l'Italia, invece, gli ordinativi non mancano, ma non notiamo lo stesso interesse dello scorso anno. Sembra che, quest'estate, i consumatori abbiamo voluto spendere più per le vacanze che per l'ortofrutta".

"E' stata un'annata difficile, che non ha fatto sorridere neanche le aziende strutturate come la nostra. Fortunatamente, non ci abbiamo rimesso, ma a molti produttori, purtroppo, è capitato anche questo. Conviene produrre un po' meno e far pagare il prodotto il giusto prezzo. E' inutile trapiantare distese di ettari di frutta e verdura, per poi lasciare il prodotto in campagna e, oltretutto, buttare giù i prezzi. Occorre un'attenta e oculata programmazione. Purtroppo, con la riduzione dei margini di vendita dell'ortofrutta, è diventato necessario pianificare le campagne, prima dei trapianti, direttamente con le catene della Gdo. Noi lo facciamo già da alcuni anni, ma, per poter ottenere dei benefici comuni, è fondamentale che lo facciano anche tutte le altre realtà imprenditoriali".

Per maggiori informazioni:
Agricola Campidanese
Via Doria, 5
09098 Terralba (OR)
(+39) 0783 022959
[email protected]
lortodieleonora.com