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Aumentano le aziende che decidono di iscriversi

Rete del lavoro agricolo di qualità: ecco i numeri del Sud Italia

Negli ultimi mesi, le imprese agricole che hanno deciso di aderire alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità sono in forte crescita. Trattasi di una sorta di lista bianca, istituita dall'INPS per arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo italiano, nella quale vengono riportate tutte quelle aziende agricole che si distinguono per il rispetto delle normative in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Ne abbiamo parlato con Gian Marco Lucarelli (in foto a destra), agrotecnico e referente tecnico per Confcooperative Puglia, il quale ci ha anche fornito un interessante quadro per il Sud-Italia. "Da un'analisi dei dati suddivisi per territori regionali, si evidenzia un significativo incremento delle aziende iscritte alla Rete, grazie alle molteplici iniziative sul territorio, legate alla diffusione della Rete del lavoro agricolo di qualità, come per esempio il progetto SIPLA".

"Uno strumento che permette di individuare le imprese agricole virtuose sul territorio nazionale. L'adesione è gratuita e i vantaggi sono molteplici. Le aziende iscritte, oltre a non essere prioritariamente oggetto di controlli dagli organi di vigilanza preposti, hanno anche l'opportunità di dialogare con più semplicità con la Gdo, la quale tratterà solo con fornitori agricoli, sia diretti che indiretti, iscritti alla Rete".

Per Vincenzo Patruno, presidente Confcooperative-Fedagripesca Puglia, "la rete del lavoro agricolo di qualità offre l'opportunità di mettere a sistema un insieme di valori che Confcooperative persegue con impegno e passione da lungo tempo. La valorizzazione delle competenze e delle esperienze, nonché la promozione dell'etica di un lavoro che diventa patrimonio del territorio e veicolo di promozione delle eccellenze locali, si fa volano di un'economia che vive una congiuntura difficile, ma che con gli strumenti a disposizione e con l'impegno delle cooperatrici e dei cooperatori pugliesi, potrà vivere una rinnovata stagione di sviluppo e crescita. Questo strumento può essere quindi il facilitatore del riequilibrio delle diverse sostenibilità ed in primis la sostenibilità economica di tutte le filiere agroalimentari".

Ecco il quadro generale del Sud Italia suddiviso per regioni.

I numeri della regione Puglia:

Allo stato attuale risultano iscritte n. 5.007 imprese, di cui 1.204 (rappresentando pertanto il 24% a livello nazionale). Le aziende agricole pugliesi sono ripartite sul territorio regionale nel seguente modo:

  • Provincia di Bari: n. 710
  • Provincia BAT: n. 16
  • Provincia di Foggia: n. 388
  • Provincia di Taranto: n. 80
  • Provincia di Brindisi: n. 5
  • Provincia di Lecce: n. 5

I numeri della regione Basilicata:
Dall'ultimo elenco pubblicato sul sito dell'INPS, risultano iscritte 73 aziende lucane (rappresentando pertanto circa l' 1,5% a livello nazionale), così ripartite sul territorio regionale:

  • Provincia di Matera: 61
  • Provincia di Potenza: 12

I numeri della regione Calabria:
In Calabria risultano invece iscritte 257 aziende (rappresentando pertanto circa il 5% a livello nazionale), così ripartite sul territorio regionale:

  • Provincia di Catanzaro: 11
  • Provincia di Cosenza: 220
  • Provincia di Crotone: 5
  • Provincia di Reggio Calabria: 15
  • Provincia di Vibo Valentia: 6

I numeri della regione Campania:
In Campania risultano iscritte 489 aziende (rappresentando pertanto circa il 10% a livello nazionale), così ripartite sul territorio regionale:

  • Provincia di Avellino: 38
  • Provincia di Benevento: 9
  • Provincia di Caserta: 77
  • Provincia di Napoli: 39
  • Provincia di Salerno: 326

I numeri della regione Sicilia:
In Sicilia risultano iscritte 349 aziende (rappresentando pertanto circa il 7% a livello nazionale), così ripartite sul territorio regionale:

  • Provincia di Agrigento: 39
  • Provincia di Caltanissetta: 6
  • Provincia di Catania: 106
  • Provincia di Enna: 4
  • Provincia di Messina: 4
  • Provincia di Palermo: 11
  • Provincia di Ragusa: 71
  • Provincia di Siracusa: 99
  • Provincia di Trapani: 9

E' opportuno precisare che le aziende agroalimentari che decidono di iscriversi alla rete devono possedere specifici requisiti. Ad esempio, non devono aver riportato condanne penali per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale; non devono essere destinatarie, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative per violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale e rispetto degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse, oltre che essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

Per iscriversi alla Rete del lavoro agricolo di qualità è necessario presentare la domanda online attraverso il sito dell'INPS dedicato. (Clicca qui per accedervi).

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Gian Marco Lucarelli al seguente indirizzo mail: [email protected]