Secondo Agreste, l’ufficio statistico del Ministero francese dell'alimentazione e dell'agricoltura, il calo della produzione di pesche sta favorendo l’aumento dei prezzi.
"A causa della storica gelata che, la scorsa primavera, ha colpito tutte le regioni produttrici, il 1° settembre 2021 la produzione di pesche è risultata in calo del 19% rispetto al 2020, e del 26% rispetto alla media 2016-2020. E' la resa più bassa da 23 anni. L'offerta limitata mantiene i prezzi più alti rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, questo aumento delle quotazioni non ha compensato del tutto i bassi volumi. Il gettito nazionale provvisorio, da giugno ad agosto, è diminuito del 2% in un anno, con evidenti differenze tra le regioni".
Prezzi alla produzione
Nel 2021 la produzione francese di pesche ha toccato il minimo storico
2021: produzione ridotta di un quarto rispetto alla media 2016/2020
Il 1° settembre 2021, la produzione annua francese di pesche e nettarine è stata rivista al rialzo rispetto all'ultima stima (146mila tonnellate). Tuttavia, risulta in calo di un quinto rispetto alla produzione 2020, e di un quarto rispetto alla media 2016/2020. E' la resa più bassa da 23 anni. Il gelo ha colpito tutte le regioni produttrici, in particolare la Valle del Rodano. Nella regione Linguadoca-Rossiglione, la produzione è stata rivista al rialzo rispetto all'ultima stima perché gli effetti del gelo sono stati meno significativi di quanto inizialmente previsto.
Il gelo ha in parte risparmiato l'area del Rossiglione, mentre nella regione PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) ha provocato notevoli danni nel Vaucluse, dove la vegetazione era già in fase avanzata. Nelle Bouches-du-Rhône, la produzione è risultata meno colpita. Nella maggior parte dei frutteti della Valle del Rodano, la raccolta sta terminando. Lo stato sanitario è in peggioramento (oidio e drosofila). Le gelate primaverili sono state storiche per intensità (fino a -10°C) e durata. Gli alberi non hanno dato molti frutti. I calibri sono risultati relativamente grandi nei frutteti risparmiati dal gelo. La produzione è divisa a metà.
Secondo Medfel, la produzione europea nel 2021 è la più bassa da almeno 30 anni. Il gelo ha colpito i principali Paesi produttori di pesche in Europa. Per il secondo anno consecutivo, il raccolto in Italia si è ridotto, quest’anno del 43% in meno rispetto alla media quinquennale. In Grecia, il raccolto è solo la metà. La Spagna ha stimato che il suo raccolto si ridurrà di un quarto, rispetto alla media di 5 anni.
Superficie e produzione (pesche e nettarine)
In calo da giugno ad agosto le entrate francesi
Da giugno ad agosto 2021, le entrate provvisorie francesi sono inferiori del 2% rispetto al 2020. In molti bacini, l'aumento complessivo dei prezzi non ha compensato il calo dei volumi. Nella Valle del Rodano e in Provenza, il fatturato è inferiore (-46%) per il terzo anno consecutivo (-23%), mentre è superiore in Linguadoca e Rossiglione (+14%).
Ad agosto 2021, i prezzi sono scesi leggermente da un mese all'altro, rimanendo comunque nettamente superiori alla media 2016-2020. La domanda è stata forte e l'offerta ha visto il dominio delle nettarine (per la maggior parte calibri più piccoli). L'offerta spagnola di nettarine è stata bassa. Il ritardo nella produzione è confermato dal fatto che ci saranno volumi fino a metà settembre.
A luglio 2021, i prezzi sono rimasti più alti rispetto agli anni precedenti. C’è stata più richiesta di nettarine che di pesche. Il consumo è stato più attivo in Provenza, dove le temperature sono risultate le più alte. Le attività promozionali nei supermercati hanno facilitato una fluida attività del mercato. Ci sono stati per lo più piccoli calibri, mentre la domanda ha riguardato maggiormente i calibri più grandi.
A giugno 2021, i prezzi sono risultati più stabili rispetto agli anni precedenti (+22% su un anno e +43% rispetto alla media quinquennale), per effetto della riduzione dell'offerta. La campagna è iniziata nel Rossiglione, con qualche ritardo rispetto al 2020, seguito dal Gard e dal Crau. Il mercato è stato dinamico per le nettarine, diversamente dalle pesche che hanno avuto bisogno di una spinta promozionale nei supermercati. Le importazioni dalla Spagna sono state inferiori rispetto agli anni precedenti, soprattutto per le pesche, a causa del gelo che ha colpito in primavera il Paese.
Fonte: agriculture.gouv.fr