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Un progetto che vede una proficua collaborazione pubblico - privata

"Innovitis", innovazione varietale per garantire un futuro alla viticoltura siciliana

Dopo una visita in campo che ha visto l'adesione delle principali aziende viticole da mensa della zona d'interesse dell'uva da tavola di Mazzarrone Igp, si è tenuta la parte convegnistica di un evento teso a far conoscere il progetto denominato "Innovazioni sostenibili di processo e di prodotto per il miglioramento dell'uva da tavola siciliana - Innovitis" (vedi articolo correlato).

Nella sede dell'OP Opas, dal tavolo dei relatori, il presidente Nunzio Busacca ha ribadito la valenza di "un progetto pilota che si prefigge di specializzare ulteriormente la viticoltura da mensa del territorio di Mazzarrone".

Il tavolo dei relatori. Da sx: il presidente dell'OP Opas Nunzio Busacca, la prof.ssa Alessandra Gentile, la prof.ssa Elisabetta Nicolosi, il prof Salvatore Barbagallo

"Stiamo trasferendo le nostre competenze, che sono quelle dell'Università di Catania, direttamente sul campo - ha dichiarato Elisabetta Nicolosi, responsabile scientifico del progetto - oltre ad aver avviato un importante programma di breeding e aver così ottenuto un cospicuo numero di genotipi che oggi sono in fase di valutazione e che ci auguriamo possano diventare nuove varietà, costituite e utilizzabili nel territorio".

"Le varietà presentano caratteristiche qualitative importanti (vedi album fotografico). Il Progetto, infatti, non si ferma agli aspetti legati alla costituzione e alla valutazione dei nuovi genotipi, ma va oltre con azioni strettamente connesse al trasferimento di innovazioni di prodotto e di processo. Le azioni sono state strutturate in modo da coprire tutte le fasi della coltivazione. In particolare, un'attività riguarda la possibilità di diversificare i processi produttivi mediante l'adozione di tecniche di coltivazione fuori suolo. Un'altra azione riguarda l'applicazione di tecniche di gestione del suolo ad alto valore agro-ecologico e, ancora, particolare attenzione è stata rivolta all'utilizzo razionale della risorsa idrica, attraverso l'applicazione di tecniche di irrigazione deficitaria, con l'obiettivo principale di ridurre gli apporti irrigui negli impianti".

"Sono inoltre all'esame nuove tecniche di gestione del grappolo, attraverso l'insacchettamento con materiali diversi, in modo da ridurre notevolmente l'esposizione del prodotto agli agrofarmaci e di ottenere frutta con minori residui. Infine, l'ultima azione vede la trasformazione dell'uva da tavola in confettura, con l'obiettivo di aumentare i canali commerciali per quei frutti di difficile collocazione: pertanto, la trasformazione può rappresentare un valore aggiunto per tutto il comparto".

Folta partecipazione di pubblico, ma sempre nel rispetto delle normative vigenti

"Il progetto risponde perfettamente alle esigenze pratiche dell'agricoltura - ha spiegato Alessandra Gentile del Di3A / UniCT - tant'è che ha avuto una valutazione molto alta da parte della Regione Siciliana. Siamo partiti dall'esigenza di costituire nuove varietà adatte al territorio e, in questo senso, il presidente Busacca è stato lungimirante a incaricarci di questo compito, perché avrebbe potuto reperire nuove varietà direttamente sul mercato. In questo modo, invece, tra qualche anno saremo in grado di brevettare uve che saranno espressione dell'areale di Mazzarrone".

Elisabetta Nicolosi, responsabile scientifico del progetto

Al progetto ha contribuito anche il Centro Studi di Economia applicata all'Ingegneria (Csei) presieduto da Salvatore Barbagallo, il quale ha rimarcato il ruolo dell'ente nella divulgazione del progetto e nella parte tecnica legata all'irrigazione. "La sperimentazione - ha chiarito il docente universitario - durerà almeno un altro anno ancora, a seguito del quale saremo in grado di comunicare alla comunità agricola di Mazzarrone quali varietà, tra quelle testate, sarà possibile introdurre nell'areale".


I partecipanti all'evento sono stati chiamati a fornire le proprie valutazioni sulle uve esposte - Clicca qui per accedere all'album fotografico completo

Determinante il contributo anche del Crea. "Il Crea ha contribuito nel trasferimento tecnologico - ha detto Filippo Ferlito, ricercatore in servizio presso la sede di Acireale (CT) dell'ente - collaborando alla costituzione del materiale genetico. Il processo innovativo non è ancora giunto alla sua fine e sarà seguito anche con azioni di sostenibilità in campo produttivo".

I principali criteri di selezione per le nuove varietà riguardano l'elevata e costante produttività, la tolleranza agli stress biotici e abiotici, l'attrattività estetica del grappolo e della bacca, la consistenza della polpa, l'apirenia, il sapore, l'aroma e le proprietà nutraceutiche, nonché la resistenza alle manipolazioni, al trasporto e alla conservazione.

Alle esigenze della produzione vanno coniugate le tendenze del consumatore, sempre più attento alla salubrità e ai prodotti ottenuti con processi più sostenibili per l'ambiente e per gli agricoltori stessi. Pertanto, l'innovazione varietale, congiuntamente alle migliorie nei processi produttivi, con la diffusione di nuove tecniche per la gestione colturale e la razionalizzazione dell'uso dei mezzi tecnici, in grado di aumentare l'efficienza e la sostenibilità economica e ambientale degli impianti, possono considerarsi essenziali per una produzione all'avanguardia e competitiva sugli scenari internazionali.

Antonino Azzaro, Innovation Broker

Fondamentale per il successo dell'intero progetto, la collaborazione dell'agronomo Antonino Azzaro, Innovation Broker del progetto, che ha costituito l'anello di congiunzione tra l'OP Opas, le aziende aderenti e gli enti pubblici coinvolti, facendo incontrare le parti e facilitandone il dialogo.

Clicca qui per accedere all'album fotografico completo

La giornata è terminata con la valutazione delle uve e il confronto di grappoli insacchettati e grappoli prodotti in maniera convenzionale e la valutazione di confetture di uve apirene.

I partecipanti sono stati invitati a compilare una scheda sintetica di valutazione delle selezioni, per un giudizio sui principali parametri organolettici quali: aspetto del grappolo, sapore e consistenza dell'acino nonché la qualità delle confetture da uve apirene preparate dall'azienda BonSicilia.