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Resoconto del webinar del 12 maggio organizzato da Q&A

Ortofrutta e nuove tendenze: il consumatore chiede trasparenza anche sugli aspetti etici della filiera

Oggi più che mai, conta gestire correttamente l'agricoltura. Proprio questo è il motivo ispiratore di un progetto di filiera organizzata.

"Diversificare per migliorare - è quanto ha indicato Sergio Bini durante un webinar tenutosi lo scorso 12 maggio 2021 - Ma la diversificazione non basta: è necessaria anche una buona base logistica, a supporto di una filiera che funzioni e che sia basata su rapporti fidelizzato. Oltre a questo, è importante valorizzare i prodotti ortofrutticoli mediante opportune campagne marketing e brandizzazioni, che mettano in evidenzia la storia del prodotto e il suo legame con il territorio. Per creare una catena del valore bisogna mettersi insieme e fare sistema. Io sono a disposizione per la realizzazione di un marchio che valorizzi i prodotti ortofrutticoli dell'areale di Fondi-Sperlonga".

Il webinar "Nuove tendenze nel mercato dei prodotti ortofrutticoli: aspettative dei consumatori e sostenibilità degli imballaggi" dello scorso 12 maggio, è stato scandito da due momenti: uno in cui si è effettuata un'analisi circa le aspettative e i comportamenti dei consumatori e degli operatori del mercato per comprendere la direzione verso cui sta andando il commercio ortofrutticolo; l'altro in cui si è trattato di packaging innovativo e sostenibile, grazie all'esperienza dell'azienda Ghelfi Ondulati Spa.

Dall'analisi di mercato condotta da Lorenzo Fanoli è emerso quanto segue: "La Gdo decide i prezzi delle referenze ortofrutticole in base a logiche personali e detiene uno strapotere verso i consumatori sia verso i produttori. Inoltre, a seconda delle insegne, c'è un diverso modo nel presentare la merce e di allestire il reparto frutta e verdura nei punti vendita. Altro elemento importante è che i prodotti confezionati presentano prezzi più elevati dello sfuso in tutte le insegne; poi ovviamente la differenza specifica la fa il tipo di catena e il servizio offerto".

Guardando ai consumatori, c'è una divisione in due tipologie: una che preferisce acquistare ortofrutta fresca nei mercatini rionali e un'altra che fa la spesa al supermercato; ma i motivi di fondo di queste scelte sono diversi. Chi acquista ai mercatini rionali è motivato dal rapporto diretto con chi vende, reputando inoltre che il prodotto sia fresco di giornata e di stagione, a km zero e con un maggiore turnover e che non sia conservato a lungo in celle frigo. Contrariamente, il consumatore che preferisce il supermercato ha poco tempo a disposizione per effettuare gli acquisti, vuole conoscere la provenienza del prodotto e a volte è spinto a comprare in virtù dei prezzi molto vantaggiosi, inoltre, l'acquisto di ortofrutta al supermercato fornisce maggiori garanzie sui metodi di produzione.

"In generale, dallo studio condotto - ha continuato Fanoli - è emersa una scarsa predisposizione da parte dei consumatori del Lazio verso i prodotti convenience: infatti la maggior parte preferisce acquistare il prodotto sfuso, con il vantaggio di poterlo scegliere. Alcuni percepiscono il confezionato come troppo caro rispetto allo sfuso, anche se a parità di prezzo presenta meno scarti e un minore spreco alimentare. Quello che i consumatori chiedono è di ricevere maggiore chiarezza verso gli aspetti etici legati alla modalità di produzione dell'ortofrutta e sulla tutela dei diritti dei lavoratori. L'auspicio è la creazione, in futuro, di un'apposita certificazione".

Ovviamente, la pandemia ha modificato alcuni comportamenti: "Si sono verificati acquisti più frequenti, ma con maggiore interesse verso qualità e quantità nella spesa. C'è stato un rafforzamento delle compere nei negozi di vicinato a scapito dei supermercati, e l'aumento dell'acquisto di prodotti freschi in virtù del maggior tempo a disposizione per cucinarli. Allo stato attuale, tuttavia, risulterebbe difficile fare previsioni nel lungo periodo".

Il packaging è la prima cosa in cui il consumatore s'imbatte prima dell'acquisto di qualsiasi referenza ortofrutticola. "Si nota un sentiment negativo da parte degli acquirenti verso gli imballi realizzati in plastica, mentre quelli in cartone sono percepiti positivamente - ha detto Marco Contu di Ghelfi Ondulati - Il nostro impegno è quello di creare imballi di qualità, sicuri per il consumatore, riducendo l'impatto ambientale; proprio per questo usiamo carta 100% riciclabile e utilizziamo inchiostri a base di acqua. Investiamo costantemente in tecnologie, ricerca e conoscenza per garantire la migliore innovazione nell'ambito del packaging; infatti stiamo sperimentando dei sistemi per poter conservare e contenere i prodotti con vario grado di umidità. Il prodotto più innovativo che ci rappresenta è la scatola ESA "No CRASH". Rimanendo in tema di innovazioni, stiamo lavorando alla stampa digitale e alla creazione di nuovi packaging in funzione delle esigenze dei clienti".

L'ultimo webinar del progetto "Dall'orto alla tavola" si volgerà mercoledì 26 maggio dalle 18:00 alle 19:30. Durante l'incontro, saranno illustrate le certificazioni applicabili nel settore ortofrutticolo, pubblicate nell'ambito del progetto e le prospettive degli imballaggi in plastica, in riferimento all'evoluzione della normativa comunitaria e alle tendenze del mercato. Per ulteriori approfondimenti, stay tuned!