Nel suo ultimo rapporto, l'Associazione interprofessionale spagnola per i limoni e i pompelmi (Ailimpo) ha analizzato lo status fitosanitario degli agrumi nella provincia di Malaga, corrispondente alla settimana 12ma del 2021.
L'associazione consiglia di osservare i nuovi germogli, dalla comparsa dei boccioli fiorali alla caduta degli stili, per rilevare la presenza del miride verde (Closterotomus trivialis). Questo insetto può causare danni ai germogli, con la caduta di fiori e dei frutti appena allegati. Tuttavia, è necessario assicurarsi della loro presenza, prima di decidere di effettuare il controllo chimico.
Secondo il rapporto, le colture di agrumi della provincia sono praticamente prive di ragnetti rossi (Tetranychus urticae). Tuttavia, il rapporto raccomanda di mantenere i lotti liberi dalle erbacce, per evitare bacini artificiali, e continuare a monitorare le colture per rilevare possibili focolai e prevenirne l'espansione.
Ailimpo ha ricordato ai produttori che esiste una fauna ausiliaria autoctona che può esercitare il controllo sul ragnetto rosso, quindi si consiglia di non effettuare trattamenti ingiustificati. Nel caso in cui si debba effettuare un qualsiasi trattamento, i produttori devono tenere conto della fase in cui compare il parassita, e utilizzare il prodotto più idoneo.
L'Associazione ha inoltre affermato che il principale metodo di controllo contro la tignola del limone (Prays citri) è stato l'utilizzo di trattamenti chimici. Tuttavia, ha aggiunto, gli elementi floreali con larve o uova devono essere quantificati, prima di eseguire un trattamento, poiché le larve appena comparse sono più sensibili. Allo stesso modo, è necessario cercare il momento in cui predominano i fiori e i frutti appena piantati, rispetto agli elementi floreali completi.
Nella settimana 12, la percentuale media di focolai con presenza di afidi (varie specie) è salita al 5% nei lotti controllati. Questi afidi ostacolano la crescita e portano alla successiva comparsa di fumaggini nere. Inoltre, alcune specie possono trasmettere malattie virali, come quella causata dal virus della Tristeza (CTV). Ailimpo consiglia ai produttori che devono effettuare trattamenti di utilizzare il giusto dosaggio del prodotto, di alternare i principi attivi per evitare problemi di resistenza e scegliere quello che controlla meglio la specie dominante.
Per quanto riguarda la mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata), secondo il rapporto le catture sono state di 0,4 mosche per trappola al giorno, e i frutti non ne hanno risentito. Tuttavia, è consigliabile installare trappole a feromoni nei lotti dove non c’è stata la raccolta, al fine di rilevare la loro presenza e agire se le catture superano la soglia consentita. Il frutto senza valore commerciale, nei lotti dove è già stata effettuata la raccolta, deve essere rimosso per evitare la riproduzione del parassita, ha aggiunto l’Associazione.
Nel 3% dei germogli sono state rilevate le mosche bianche lanose (Aleurotrixus floccosus), il 3% dei frutti è attaccato da muffe acquatiche (Phytophthora spp.), mentre l'incidenza di Paraleyrodes minei nelle foglie è dello 0,5%.
Fonte: sevilla.abc.es