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Focus sul mercato mondiale dell'uva da tavola

Namibia e Sudafrica stanno arrivando ora sul mercato europeo con le loro uve da tavola, mentre il mercato nordamericano viene rifornito principalmente da Perù, Cile e dalla California. La sorpresa all'inizio della stagione d'oltreoceano è stato il ritardo nell'inizio della campagna in Namibia e Sudafrica. Ciò si sta traducendo in un'offerta di uva più limitata in Europa e quindi in prezzi più elevati. Ci si aspetta che la situazione mostri una ripresa a gennaio 2021, quando arriveranno maggiori volumi di uva da tavola e i prezzi si stabilizzeranno maggiormente. In Nord America è presente una pressione più elevata sui prezzi di mercato. In Cina si rileva uno spostamento della domanda dal prodotto di importazione verso una maggiore produzione propria.

Paesi Bassi: fornitura limitata di uva proveniente dall'estero
Nei Paesi Bassi stanno arrivando le prime uve sudafricane e namibiane. "Il mercato sembra piuttosto buono. Ad andare particolarmente bene sono soprattutto le vendite in vassoio nei supermercati. Le vendite di uve sfuse vengono programmate con una maggiore accortezza, ma risultano comunque in buoni profitti - afferma un importatore - Le uve brasiliane sono praticamente fuori dal mercato e anche il Perù non dispone di grandi volumi. A ciò si aggiunge il ritardo maturato dalla stagione in Sudafrica e Namibia e l'offerta risultante è limitata. La prossima settimana potrebbero esserci maggiori volumi sul mercato, ma quelli più grandi arriveranno solo nella settimana 53 o nella prima del nuovo anno. Probabilmente sarà in quel momento che i prezzi verranno un po' corretti, per il momento sono su un livello stabile".

"I prezzi per le uve bianche variano tra i 14 euro e i 15,50 euro, mentre le uve rosse vengono vendute a 15 euro. L'anno scorso i prezzi erano un po' più alti, ma quest'anno l'uva europea è rimasta sul mercato un po' più a lungo e c'è anche qualche volume in più dal Brasile. Tutto sommato, non mi ritengo insoddisfatto del livello dei prezzi. Anche dal Perù arriva una fornitura, ma è limitata, in parte a causa degli scioperi. Il prezzo dell'uva Red Globe peruviana tocca addirittura i 18-20 euro - continua - Ci si domanda quale effetto avranno sul mercato dell'uva le nuove misure contro il Coronavirus. Se i mercati chiuderanno, si avranno indubbiamente delle conseguenze - spiega l'importatore - A livello qualitativo si tratta di merci ottime. Inoltre, si nota un aumento delle nuove varietà. La domanda di varietà come Sweet Globe e Autumn Crisp, soprattutto da parte dei supermercati, sta aumentando notevolmente".

Germania: un inizio difficile per la stagione dell'uva d'oltremare
La stagione dell'uva d'oltremare ha registrato un inizio difficile quest'anno. Normalmente, i primi lotti da Namibia e Sudafrica arrivano sul mercato verso la fine di novembre, mentre ora le prime spedizioni sono state disponibili solo nella settimana 50. Ci si aspetta, quindi, che il volume sarà di modeste dimensioni fino a dopo le vacanze. Per le uve estere la posizione di partenza, invece, è molto favorevole: "Non c'è più praticamente nessun prodotto europeo e quindi possiamo contare su una solida domanda da parte del commercio al dettaglio".

D'altra parte, i primi volumi provenienti dal Brasile e dal Perù hanno dovuto affrontare la concorrenza del prodotto italiano. I prezzi di inizio stagione sono stati, quindi, molto deludenti. Nel complesso - conferma un importatore - la qualità del prodotto d'oltremare è soddisfacente. A causa delle previsioni meteo ci si aspetta una carenza di uve a gennaio prima dell'inizio della stagione indiana. Si parla addirittura di un ritardo di circa due settimane.

 Regno Unito: arrivano le prime uve da Sudafrica e Namibia
Le uve della Namibia e le uve precoci del Sudafrica cominciano ad arrivare ora nel Regno Unito. I frutti sembrano molto belli. "La Namibian Flame ha buone dimensioni e un buon sapore, proprio come la Early Sweet e la Prime. Anche se le stagioni sono in ritardo di 7-10 giorni - spiega l'importatore - è un buon inizio per il periodo natalizio avere una buona scorta di uva fresca".

Quest'anno l'offerta europea è stata ampliata soprattutto con le uve provenienti dalla Spagna. L'offerta greca ha avuto dei problemi e presentava una qualità mista, con meno uve bianche a disposizione. I rivenditori del Regno Unito si stanno affidando a diverse opzioni quando si tratta di promuovere singole varietà. Sono presenti le varietà Cotton Candy e Sable, ma l'offerta di altre varietà non grande o sufficiente per portare avanti delle promozioni.

Francia: la domanda supera l'offerta
La Francia si trova nel periodo di transizione tra una stagione e l'altra. Il Perù e il Sudafrica, per esempio, stanno cominciando la stagione. Per il momento i volumi sono piccoli ma la qualità è buona. Spagna, Portogallo e Italia stanno per concludere la stagione. Di conseguenza, la qualità delle uve spagnole, ad esempio, non è più così eccellente, anche se sarà possibile trovare queste uve sul mercato fino a Natale. La domanda è piuttosto alta, più grande dell'offerta. Per questo motivo i prezzi sono su un livello piuttosto alto.

Spagna: la stagione è quasi finita
In Spagna la stagione dell'uva da tavola si sta avvicinando alla conclusione, con vendite che si concentrano principalmente sulla campagna di Capodanno per il mercato locale con varietà bianche con semi come la tradizionale Aledo e varietà senza semi d'importazione principalmente dal Perù. Va notato che la Spagna sta riuscendo ad espandere il suo calendario in crescita e quest'anno ciò è stato particolarmente evidente con le varietà rosse senza semi.

Per quanto riguarda la campagna di Natale e Capodanno, ci si aspetta che la pandemia porterà a dei cambiamenti nei canali di vendita. Un'ampia percentuale delle vendite al settore dell'ospitalità è scomparsa, quindi la domanda si concentrerà su quelle catene di ristoranti e servizi di catering che offrono cene di Capodanno a casa. Tuttavia, il settore spera che le vendite al dettaglio aumentino, perché se le persone non possono andare a cena nei ristoranti o non possono viaggiare in Spagna, come spesso accade in questo periodo dell'anno, mangeranno di più e meglio a casa.

Nelle principali zone di coltivazione spagnole, come Murcia e Alicante, il raccolto è stato più basso rispetto all'anno scorso. La scorsa stagione è stata ad alta produzione, quindi ci si aspettava che quest'anno le rese sarebbero state più basse. Inoltre, le abbondanti piogge avute prima dell'inizio della stagione hanno rovinato parte della frutta a causa di problemi di funghi. Sia la domanda che i prezzi sono stati generalmente buoni per tutta la stagione.

I risultati disastrosi dell'anno scorso per le uve con semi hanno fatto sì che per alcuni piccoli produttori la raccolta non fosse più sostenibile per alcuni piccoli produttori, che hanno scelto di abbandonare i campi a causa della mancanza di ricambio generazionale e della bassa redditività finanziaria. I produttori di uva con semi hanno chiuso la stagione precedente con perdite economiche. Ma per fortuna questa stagione è andata molto meglio. Infatti, quest'anno c'è un piccolo aumento della domanda per tutte le varietà di uva con semi, nonostante il fatto che le tendenze globali siano sempre più focalizzate sulle uve senza semi.

Italia: stagione più breve per le uve domestiche
In Italia le ultime uve non erano più adatte al mercato del fresco a causa dell'elevata e duratura umidità dell'aria. Secondo la Commissione Italiana dell'Uva da Tavola, durante il periodo delle vacanze solo poche partite di uve Regal o Red Globe e Black Pearl entreranno nel mercato nazionale. Durante la stagione c'è stata anche una forte pressione sulle uve italiane a causa della concorrenza di Egitto, Grecia e Spagna a inizio stagione e del prodotto d'oltremare a fine stagione. Per esempio, un commerciante pugliese ha sottolineato che c'era molta pressione sulle sue uve rosse a causa della concorrenza dall'Egitto. A metà agosto la situazione per le uve rosse e bianche era migliorata grazie alle promozioni al dettaglio. A settembre, tuttavia, sul mercato sono arrivate le uve concorrenti dalla Grecia.

Attualmente la Sicilia sta inviando sul mercato le ultime uve Red Globe e Italia. Per le prime, i prezzi medi sono adati da 0,50 a 0,70 euro al kg, per le seconde i prezzi medi sono stati leggermente superiori, tra 0,60 e 0,80 euro al kg. Il prodotto biologico era pronto all'inizio di novembre, mentre le varietà senza semi non sono riuscite a coprire il mercato tardivo. Sia la zona di Mazzarrone (che in realtà è già un po' più avanti) sia quella di Canicattì stanno lentamente orientando piccole quote di produzione verso l'uva senza semi. Il mercato ne richiede sempre di più e i coltivatori devono essere disposti a raccogliere la sfida, continuando comunque a coltivare varietà tradizionali come l'uva italiana.

Sudafrica e Namibia: ritardo nell'inizio della stagione
Quest'anno, in Sudafrica e in Namibia la stagione dell'uva è iniziata più tardi. Attualmente la Namibia si trova al culmine della stagione, mentre a Capo occidentale hanno appena cominciato. Intorno alla valle di Olifants River si sono registrati dieci giorni di ritardo. Allo stesso tempo, nella regione di Berg River e di Hex River è prevista una settimana di ritardo. Il ritardo significa che i coltivatori sudafricani e namibiani hanno una finestra più piccola nel frenetico mercato prenatalizio dell'Europa. Alcuni si aspettano che, a causa di una differenza nei movimenti delle persone e nei piani di vacanza di quest'anno, i prezzi resteranno migliori dopo Natale. La qualità e le dimensioni degli acini sono considerate come eccezionali, quest'anno.

In questo periodo dell'anno, il principale polo logistico della regione, il porto di Città del Capo, è ostacolato dal vento che a volte impedisce alle navi di entrare o uscire dal porto. Negli ultimi 7-8 giorni la situazione non è stata poi così male, ma si prevede che in questo periodo la struttura sarà costretta a chiudere di nuovo per la prossima settimana, a causa del forte vento. Oltre a questa situazione, ci sono state anche alcune tensioni intorno al valico di frontiera tra la Namibia e il Sudafrica a causa del coronavirus. Il confine è stato chiuso di tanto in tanto per evitare che il contagio si diffondesse, ma entrambi i governi hanno stipulato accordi per garantire un buon flusso di uva namibiana verso i porti sudafricani.

Alla fine della settimana 48, il Sudafrica aveva esportato 1,5 milioni di cartoni (4,5 kg). Questo dato è molto più basso rispetto all'anno scorso (4,4 milioni di cartoni circa nello stesso periodo) e molto meno (ma con margini più ridotti) rispetto ai due anni precedenti. La maggior parte delle esportazioni era destinata al mercato europeo (1 milione di cartoni), seguito da Regno Unito e Medio Oriente.

India: prime uve sul mercato, aumento dei volumi a partire da gennaio
La stagione dell'uva indiana sta cominciando, con limitati quantitativi per il momento. A partire da gennaio si raccoglieranno i volumi maggiori. Secondo un esportatore, la maggior parte della sua uva è diretta al mercato europeo. Le attuali proteste degli agricoltori in India non influiscono sulla stagione in corso, poiché i canali di vendita su cui si appoggiano i coltivatori di uva non utilizzano la tradizionale piattaforma di mercato governativa. La regione più importante per l'uva indiana, Nashik, avrà due varietà di uva pronte per essere raccolte a partire dalla settimana 2. Si prevede che fino alla settimana 15 ci sarà abbastanza uva da raccogliere. A ottobre ci sono state piogge persistenti che hanno costretto i contadini a rimandare la potatura. Per questo motivo, a gennaio ci sarà meno uva a disposizione e più del normale a febbraio. A causa del limitato volume disponibile a gennaio per le esportazioni, i prezzi dell'uva indiana dovrebbero essere più alti all'inizio della stagione. A febbraio e marzo, tuttavia, molte uve saranno disponibili per l'export e i prezzi saranno sotto pressione.

Stati Uniti: fornitura di uva nazionale e di importazione
Negli Stati Uniti c'è una forte offerta di uva grazie alla combinazione di forniture interne, provenienti dalla California, e dalle importazioni. Il raccolto domestico è paragonabile a quello dell'anno scorso. attualmente la California sta lavorando con alcune delle sue varietà di fine stagione, come Crimson, Autumn Royal, Red Globe, così come Allison e Sweet Celebration.

Secondo molti commercianti, al momento la domanda è costante. Molto viene destinato al settore di vendita al dettaglio al momento a causa del coronavirus. Gli ulteriori sviluppi varietali stanno inoltre contribuendo a portare l'uva sul mercato in modo più deciso, migliorando la qualità alimentare e la consistenza. I prezzi sono rimasti stabili e paragonabili alla stagione precedente.

Perù: molta uva diretta verso gli Stati Uniti ha messo sotto pressione i prezzi
Negli Stati Uniti è iniziata la stagione delle importazioni di uva dal Perù. Si prevede un aumento del 20% nella fornitura. All'inizio della stagione le uve peruviane vengono ancora destinate ad altri mercati, ma a partire da novembre la maggior parte dei lotti sarà destinata agli Stati Uniti. Secondo un importatore della Florida: "Il volume ha subito un po' di ritardo in alcune parti del Perù a causa del freddo e del mancato raggiungimento di un adeguato livello Brix. Tuttavia, attualmente i volumi sono presenti e lo stesso vale per la qualità delle uve peruviane".

Attualmente, in Perù le scorte si stanno spostando verso il sud del paese. "Anno dopo anno, il Perù cerca di ottenere un periodo di produzione più lungo. Normalmente si arriva all'inizio di marzo, a seconda della domanda. Ma dopo la concorrenza dal Cile è più grande", afferma l'importatore. Secondo lui quest'anno il Cile potrebbe inviare prima la sua fornitura. La domanda è un po' più difficile sulla East Coast, il che non aiuta la transizione a causa dell'arrivo sul mercato delle uve cilene e ciò mette sotto pressione i prezzi.

Cina: la domanda passa dal prodotto importato a quello locale
Per la stagione 2020/21 la resa di uva da tavola cinese è stimata a 11 milioni di ton, ovvero leggermente al di sopra rispetto a quella della stagione precedente. La Shine muscat e la Xiahei sono le due varietà più popolari, con una produzione in aumento. In particolare per quanto riguarda la Shine muscat l'area di produzione raggiunge i 6,6 milioni di ettari e la resa produttiva rappresenta quasi il 10% della quota di mercato totale.

Il prezzo varia molto da varietà a varietà. Qualche anno fa i prezzi erano molto elevati per la Shine Muscat. Tuttavia, a causa dell'aumento della produzione, il prezzo delle uve Shine Muscat diminuisce di anno in anno. Quest'anno il prezzo medio delle uve Shine Muscat si aggira intorno ai 20-40 RMB al kg (2,51-5,02 euro al kg), ovvero il 50% in meno rispetto all'anno scorso.

Durante una pandemia ci sono stati problemi con la logistica. Il volume dell'uva importata è inferiore del 6% rispetto all'anno scorso. Nel frattempo, quest'anno la qualità dei prodotti locali è migliorata notevolmente. Di conseguenza i consumatori stanno passando dalla frutta importata al prodotto locale. Cile, Australia e Perù sono i maggiori operatori sul mercato cinese dell'uva da tavola. L'uva da tavola cinese, a sua volta, è destinata principalmente al mercato del Sud-est asiatico. Si prevede un aumento del 17% nella prossima stagione.

Australia: preoccupazioni per l'austerità e le restrizioni legate alla pandemia di Coronavirus
Alcuni coltivatori del nord e dell'ovest dell'Australia stanno già effettuando la raccolta per la stagione 2020/21, o stanno per cominciare, e le previsioni stagionali rimangono positive prima della raccolta, nonostante le sfide che i coltivatori di prodotti freschi devono affrontare in tutto il paese. Ci sono preoccupazioni legate alla carenza di manodopera causata dalla pandemia di Coronavirus e dovuta alle restrizioni applicate ai confini, oltre all'aumento del costo del trasporto verso i mercati internazionali. Nel 2018/19 l'Australia ha prodotto 208.276 ton, di cui il 70% è stato destinato ai mercati di esportazione.

Tuttavia, il settore spera che i recenti finanziamenti del governo federale possano essere d'aiuto. L'Australian Table Grape Association ha ricevuto più di 600.000 AUD (oltre 372.500 euro) questo mese per due progetti volti a migliorare l'accesso al mercato per i suoi coltivatori, ad aggiornare la capacità del sistema di accreditamento delle esportazioni del settore e a creare applicazioni mobili per MRL. Nel 2018-19 l'Australia ha esportato 146.093 ton di uva da tavola, per un valore di oltre 555 milioni di AUD (344.676.000 euro). La stagione australiana va da novembre a maggio.

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