Al 10 dicembre 2020 si contano complessivamente 3.093 prodotti Dop/Igp/Stg nei Paesi Ue, di cui 1.477 agroalimentari e 1.616 vitivinicoli. A queste si aggiungono le 30 produzioni Dop/Igp registrate in Paesi extra comunitari.
Nel corso del 2020 sono stati registrati complessivamente 46 nuovi prodotti in 12 Paesi europei. L'Italia ha registrato 13 nuove Dop/Igp in 8 regioni oltre a 1 prodotto Stg; in ambito ortofrutticolo si menzionano le Mele del Trentino Igp (Trentino-Alto Adige), Limone dell'Etna Igp (Sicilia) e Rucola della Piana del Sele Igp (Campania). Questi alcuni dati scaturiti dalla presentazione in videoconferenza del XVIII Rapporto Ismea-Qualivita, l'indagine socio-economica del comparto italiano agroalimentare e vitivinicolo Dop/Igp, lo scorso 11 dicembre.
Clicca qui per un ingrandimento dell'immagine. (Fonte: XVIII Rapporto Ismea-Qualivita)
Gli ortofrutticoli Dop/Igp registrano un valore di 318 milioni di euro alla produzione (+2,1%) e di 894 milioni di euro al consumo (+27%). Le variazioni dei dati sono fortemente condizionate dal settore melicolo dell'arco alpino (fra problemi climatici del 2018 e ripresa dei prezzi al consumo nel 2019), comparto che ha un peso rilevante nel variegato paniere delle produzioni ortofrutticole certificate. Anche la flessione dell'export a 134 milioni di euro nel 2019 (-40%) risente per perlopiù delle dinamiche competitive europee all'interno del comparto.
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Fra le altre IG della categoria bene il valore alla produzione Dog/Igp di agrumi (+34%), pomodori (+28%), cereali e legumi (+14%), ortaggi (+7%). In Trentino-Alto Adige generati circa 140 milioni di euro alla produzione, seguono Sicilia e Piemonte con 43 milioni di euro e 33 milioni di euro: le tre regioni rappresentano circa il 68% del valore economico della categoria degli ortofrutticoli Dop/Igp.