Un sistema per gestire l'onnipresente rischio di decadimento post-raccolta sulle uve da tavola è nel suo secondo anno di sviluppo verso un modello di utenza per produttori e imballatori nell'area di Groblersdal/Marble Hall, dove attualmente è in corso la raccolta dell'uva a Limpopo (Sudafrica).
Johan Fourie, ricercatore per ExperiCo Agri-Research Solutions di Stellenbosch, che ha sviluppato il sistema, sta applicando il modello di rischio per conto di Laeveld Agrochem, fornendo servizi in materia di protezione delle colture e nutrizione della pianta nel settore di Limpopo. In collaborazione con Anton Bredell della Laeveld Agrochem, è stato lanciato un programma per incrementare la consapevolezza dei diversi tipi di patogeni responsabili del decadimento delle uve nella zona e per individuare altri fattori di pre- e post-raccolta che influenzano la qualità dell'uva da tavola.
Johan Fourie mentre ispeziona un vigneto per valutarne il profilo di rischio di decadimento post-raccolta (foto fornite da ExperiCo)
Secondo Fourie, ex amministratore delegato di ExperiCo, "lo stesso consiglio non è applicabile per tutti. Per accertarsi di quale patogeno si tratti e di quale strategia adottare c'è bisogno, infatti, di un'accurata ispezione dell'agente patogeno scatenante".
"Alcuni patogeni delle piante possono causare marciume post-raccolta nelle uve da tavola, ma non hanno tutti la stessa importanza. Il patogeno della Botrytis cinerea è la preoccupazione principale, dal momento che causa le perdite maggiori vicino al periodo di raccolta e durante la manipolazione di post-raccolta. A volte alcuni rapporti che provengono dai mercati e che riguardano il tipo di decadimento individuato in una spedizione risultano errati".
Decadimento causato dai funghi Rhizopus e Botrytis
Già da circa cinque settimane prima della raccolta Fourie e la sua squadra composta da Mimi Otto, Pieter Louw e Anné Matthee monitorano i diversi fattori di pre-raccolta su circa 30 siti nella zona, con un'attenzione particolare all'incidenza e alla gravità della fitopatia.
Mantenimento della qualità di post-raccolta
I dati vengono poi utilizzati, insieme ad altri fattori, per gestire il rischio nella lavorazione delle uve da tavola, dal momento che secondo lui, "la qualità dell'uva da tavola non può essere migliorata dopo la raccolta, ma solo mantenuta".
Allo stesso modo nel centro di imballaggio vengono esaminati gli impianti e le pratiche di manipolazione prima che le uve vengano destinate all'export.
A destra: decadimento causato da Botrytis
"Le informazioni fanno partire un piano d'azione basato sulle conoscenze e che consiste nell'attrezzare i produttori o i direttori di impianto affinché prendano decisioni informate basate sui profili di rischio dati dalle valutazioni dei vigneti e dei centri di imballaggio".
Le decisioni sul livello di decadimento e sui rischi di qualità permettono ai produttori di rapportarsi ai loro esportatori con una maggiore sicurezza.
Fourie precisa che l'attenta gestione dei rischi nel decadimento post-raccolta e in altri fattori di qualità è rilevante per tutte le regioni di produzione di uva da tavola del Sudafrica, non solo a Limpopo, dove è partito il programma.
Una buona gestione delle coperture, come raffigurato nella foto, riduce il rischio di decadimento di post-raccolta
Per maggiori informazioni
Dr Johan Fourie
ExperiCo
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Dr Pieter Louw
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