C'è da premettere che il mercato dell'aglio segue un andamento alquanto costante. "Tuttavia, almeno per ora, i prezzi sono in continuo aumento, soprattutto per il prodotto spagnolo, data l'offerta ridotta; infatti è bene ricordare che, a causa delle cattive condizioni meteo della scorsa primavera, il raccolto ne è risultato pregiudicato in termini di qualità e quantità. L'aumento dei prezzi è dell'ordine del 35% mentre la domanda registra, a parità di periodo rispetto allo scorso anno, un +10/15%", spiega l'imprenditore Pio Del Prete.
Di solito, la richiesta d'aglio è costante, anche perché è un ingrediente molto usato in cucina, rientrando così tra i beni primari; ma in questo periodo di pandemia si aggiunge anche il consumo per scopi salutari.
"Proprio sull'onda della ricerca di cibi sani - continua l'imprenditore - stanno aumentando le vendite dei prodotti di nicchia, come ad esempio: l'aglio di Sulmona, quello dell'Ufita, quello rosso di Nubia e tante altre specialità. Qui la domanda è in crescita e il prezzo segna un +40% per l'aglio di Nubia, proprio in virtù dell'elevata concentrazione in allicina, pari al 75%. La richiesta per tali referenze è in aumento anche su scala europea".
Attualmente sono reperibili e presenti sul mercato aglio cinese, spagnolo e italiano. Mentre, per quanto riguarda il packaging, la soluzione maggiormente apprezzata dalla GDO e dai consumatori resta il tris di aglio in vertbag o in retina.