Sono diverse le selezioni allo studio del Crea per rinnovare il panorama varietale delle pere. I ricercatori della sezione di Forlì continuano nell'opera di studio, dopo che negli anni scorsi sono state introdotte nuove varietà come Carmen e Falstaff.
Giusy Caracciolo è la ricercatrice e responsabile del miglioramento genetico sul fronte pere presso sede operativa di Forlì del Crea. "Mi occupo di innovazione - dice Caracciolo - per una specie, il pero, le cui varietà ad oggi presenti sul mercato risalgono quasi tutte al XIX secolo. Il nostro obiettivo è quello di innovare il prodotto pera".
La ricerca si sta spostando su tipologie con buccia rossa, brillante, e anche una polpa differente, di colore rosso, con elevato contenuto di antiossidanti che possono esplicare un'attività antiinfiammatoria. Anche le caratteristiche della polpa sono fondamentali: ad esempio, il mercato chiede pere croccanti e succose.
"Nel 2012 abbiamo ottenuto la nostra prima varietà a buccia rossa, la Falstaff - aggiunge - ma la ricerca di novità non si è fermata. Abbiamo ottenuto delle selezioni che ampliano il calendario di maturazione delle pere a buccia rossa, dalla fine di luglio fino ai primi giorni di settembre".
"Stiamo valutando nuove selezioni a polpa rossa, ottenute da una pera autoctona dell'Appennino romagnolo, la Pera Cocomerina. Le nuove selezioni presentano diverse tonalità di colore rosso, dalla più chiara a quella più scura", conclude Giusy.
Polpa e buccia rossa sono solo alcune delle finalità del programma di miglioramento genetico del Pero del CREA di Forlì, che dal 2008 è cofinanziato da New Plant, Soc. Cons. a r.l. che riunisce tre Organizzazioni di Produttori emiliano-romagnole: Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel, che complessivamente producono il 70% delle pere in regione. Resistenza e/o tolleranza dell'albero a patogeni (Erwinia amylovora) e fitofagi (Cacopsylla pyri), elevata qualità (organolettica, nutraceutica e con bassa suscettibilità a imbrunimento enzimatico) e conservabilità del frutto, estensione del calendario di raccolta e l'ottenimento di ibridi interspecifici fra pero europeo e pero asiatico (nashi; Pyrus pyrifolia, caratterizzati da svariate tipologie di forma e colore della buccia, polpa croccante e succosa) sono gli altri obiettivi.
New Plant e CREA individuano insieme le selezioni più promettenti, tra quelle presenti nei campi di primo livello situati a Magliano di Forlì, che vengono poi coltivate, per la valutazione finale, presso due aziende controllate da New Plant site nelle province di Modena e Reggio Emilia.