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A spiegarlo Dirk Garos di Restrain

Come usare l'etilene nella conservazione delle patate

Per inibire la germinazione delle patate si può usare l'etilene, non è niente di nuovo. Questa tecnica si usa dal 1999. Il divieto all'utilizzo del Clorprofam (CIPC), tuttavia, significa che molti coltivatori dovranno affidarsi ad alternative. I nuovi metodi e le nuove sostanze richiedono un approccio un po' diverso, al quale a volte ci si deve abituare. Ecco perché Restrain ha deciso di spiegare l'utilizzo dell'etilene in un webinar. La società olandese risponderà anche alle domande più pressanti.

Dirk Garos spiega come usare l'etilene.

Le parole chiave per utilizzare Restrain? Pazienza e ventilazione, secondo Dirk Garos, che da 14 anni commercializza attivamente questo sistema a base di etilene. "Si comincia a usare questo sistema solo una volta che le patate sono in magazzino. E' fondamentale che il lotto di patate immagazzinate sia stato fatto riposare bene e che sia asciutto prima dell'applicazione di Restrain".

"Il loro contenuto di CO2 deve essere al di sotto di 2.500 ppm. Inoltre, la temperatura deve essere inferiore ai 10 °C. Se non si sono ancora raggiunti tali valori, bisogna portare pazienza. Non si dovrebbe utilizzare l'etilene troppo presto. Anidride carbonica ed etilene si rafforzeranno a vicenda e ciò andrà a creare un circolo vizioso che risulterà in una notevole perdita di peso".

Una ventilazione adeguata può ridurre i livelli di anidride carbonica nell'area di stoccaggio. "Generalmente raccomando che prima si muova l'aria interna per almeno un'ora ogni 24 ore. Ciò permette una circolazione dell'aria all'interno della cella. Immediatamente dopo si dovrebbe immettere aria esterna per un'altra ora, che va a rimuovere l'anidride carbonica. Questo metodo lo definiamo 1+1 e dà i risultati migliori. Non preoccupatevi se le patate stanno già germogliando", continua Garos.

"Restrain blocca la germogliazione dopo qualche giorno e resterà sulle patate durante tutto il periodo di stoccaggio. Dopo di che basterà procedere alla rimozione dei germogli, che si staccheranno facilmente. Al momento della consegna all'acquirente le patate non avranno germogli. Il sistema non va a bruciarli come succede con altri inibitori della germogliazione e ciò fa sì che la qualità della buccia sia migliore, senza brutti segni".

Livelli bassi di CO2 sono particolarmente importanti per le patate destinate al settore della trasformazione. "Troppa anidride carbonica fa sì che l'amido contenuto nelle patate si trasformi più rapidamente in zuccheri. Livelli troppo elevati di zuccheri nelle patate causano la caramellizzazione delle stesse durante la frittura. Parliamo quindi di patatine fritte marroni e non è quello che vuole il settore", spiega Garos.

"E' un problema meno importante per le patate da conservazione. Con Restrain ci concentriamo principalmente sulle varietà di patate Agria, Fontane e Marquis che sono destinate al settore della trasformazione. Possiamo trattare anche altre varietà, ma lo facciamo solo con i clienti che hanno già diversi anni di esperienza con Restrain".

Restrain ha considerato anche l'aspetto economico per i coltivatori che utilizzano l'etilene. "Partivamo direttamente con il 20%. Ora siamo al 4% - sottolinea Garos - Le misurazioni precise e le nuove varietà hanno mostrato che possiamo utilizzare l'etilene a un livello minore e ciò permette anche un risparmio".

Gli agricoltori non devono nemmeno preoccuparsi di tutte le informazioni di monitoraggio necessarie per le patate da stoccaggio. I sistemi Restrain comprendono i sensori e i generatori necessari a tenere traccia e monitorare tutto questo.

Siete interessati a saperne di più sull'utilizzo di Restrain nei magazzini di patate? Avete la possibilità di seguire un corso online Restrain sull'utilizzo di questo inibitore della germinazione. Ci vogliono solo dieci minuti ed è composto da sette video e qualche domanda. Al completamento si riceverà un certificato Restrain.

Per maggiori informazioni
Dirk Garos
Restrain
Cell.: +31 6 53869221
Email: Dirk.Garos@restrain.eu.com     
Web: www.restrain.eu.com

Data di pubblicazione: