"La stagione cinaricola siciliana è iniziata da una decina di giorni sotto i migliori auspici, perché la produzione ha tutte le connotazioni per proseguire in maniera ottimale. Certo, farebbe comodo qualche pioggia per bagnare meglio piante e campi, ma tutto sommato va bene così". A dirlo è Enzo Rametta, esperto del settore che opera prevalentemente nella Sicilia orientale.
Enzo Rametta
"Quel che invece ci dà un po' di preoccupazione - continua Rametta - sono le temperature, ancora piuttosto alte, che rallentano i consumi. Il carciofo è una referenza che viene consumata tradizionalmente nei mesi freddi e pertanto avremo qualche conseguenza, se il clima non cambia entro i prossimi 10/15 giorni, ossia quando la produzione entrerà nel vivo con volumi importanti".
I prezzi, al momento, secondo quanto riferito dall'intervistato, si attestano sui 50 centesimi di euro a capolino. "Un buon prezzo - commenta l'imprenditore - ma non bisogna illudersi, perché queste quotazioni non ci saranno più nel momento in cui le produzioni aumenteranno". Un questione di legge di mercato, dovuta al risaputo equilibrio tra domanda e offerta.
"Quest'anno, però, l'incontro tra domanda e offerta - prosegue l'esperto - potrebbe essere influenzato dall'arrivo concomitante di prodotto proveniente da Puglia e Tunisia. Insomma, a causa del tempo abbastanza caldo per la stagione, il grosso delle produzioni di carciofo pugliese è in ritardo di circa 2 settimane. Ciò comporterà una concentrazione di offerta che non potrà non avere le sue ripercussioni sul mercato".
Riepilogando: la stagione 2020/21 si presenta con una buona produzione sul piano qualitativo, anche se ai produttori non dispiacerebbe l'aiuto delle piogge; il caldo un po' anomalo di quest'anno mantiene bassi i consumi di un prodotto che non è ancora nel pieno della raccolta; infine, il ritardo delle produzioni coltivate in altri areali (sempre dovuto alle anomalie climatiche), rischia di restringere la finestra commerciale, facendo arrivare tutto il prodotto insieme con la conseguente, e verosimile, deflazione dei prezzi.
L'ultima tra le precedenti asserzioni rimane nel campo delle ipotesi; la speranza dei produttori è riposta in una stagione che possa svolgersi in maniera equilibrata.
Ecco perché il carciofo resta una referenza molto apprezzata dagli italiani
Il carciofo presenta caratteristiche organolettiche di particolare corposità e dolcezza. Ottimi da novembre a giugno, i carciofi sono ortaggi eccezionali per digeribilità e proprietà terapeutico-nutrizionali. Privi di colesterolo e di lipidi, apportano pochissime calorie, e elevata quantità di fibra, oltre a contenuti significativi di ferro, zinco, rame, potassio, calcio e un'abbondante presenza di vitamina A, C e vitamine del complesso B.