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Intervento di Albano Bergami

Pere: il rilancio del settore parte dall'unita' di intenti

"Avere un'unità di intenti, condividere l'obiettivo e procedere in maniera coordinata è l'unico modo per ottenere qualcosa. Come l'attenzione e scelte concrete da parte del mondo politico per salvare il settore pere". Lo afferma Albano Bergami, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna, sottolineando quanto fatto finora, ma quanto ancora si deve fare per un comparto che sta attraversando, specie in Emilia Romagna, fasi delicate.

"Allo stato attuale, il mercato delle pere, dal nostro osservatorio - dice Bergami - non è particolarmente brillante, ma siamo fiduciosi perché il prodotto sta dimostrando un'ottima tenuta. avevamo delle preoccupazioni, a causa dei noti problemi di Alternaria, invece al momento la qualità che si registra è ottima. L'auspicio è che il trend prosegua anche nei prossimi mesi".

Albano Bergami alla manifestazione di Ferrara nel gennaio 2020

I prezzi delle pere sono mediamente sostenuti, anche se i consumi sono a fasi alternate. Ciò dipende anche, almeno in parte, dalle incertezze legate al Covid-19. "Fra le varietà - precisa Bergami - la Williams pare quella con maggiori difficoltà, mentre l'Abate ha più scambi".

Bergami ci tiene a ricordare come, nelle scorse settimane, tutto il comparto si sia mosso in maniera univoca per sensibilizzare il mondo politico e l'opinione pubblica sui problemi del settore pere.

"Serve un progetto di rilancio immediato, che vada ben oltre la richiesta di indennizzi che hanno una valenza solo temporanea, per dare ossigeno immediato alle imprese. Abbiamo firmato un protocollo di intenti, sottoscritto da tutti i soggetti, che mira a un rilancio dell'intera frutticoltura, non solo del settore pere. In questo la Regione Emilia Romagna ha mostrato di capire il problema e prendersi le proprie responsabilità".

Fra i punti del documento (clicca qui per scaricarlo) l'urgenza per la riconversione varietale, abbattendo quelle di scarso interesse a favore di quelle più richieste dal mercato. Inoltre, più investimenti e ricerca per migliorare il post raccolta; favorire l'aggregazione rivedendo alcuni limiti e ostacoli presenti nelle attuali normative.