Tutto il mondo è paese e anche in Canada le cose non vanno sempre bene. La testimonianza arriva da un produttore di mele in East Kelowna, nella regione Okanagan. Afferma Julius Kish: "Per una serie di concause, gran parte del raccolto di mele è andato perso. In 50 anni di lavoro non avevo mai assistito a un'annata del genere. Tutto è partito già in primavera, con grandine e piogge torrenziali che hanno causato i primi problemi".
Julius Kish
Poi, al momento della raccolta, i coltivatori di mele hanno faticato a trovare gli operai, perché la pandemia Covid-19 ha causato una carenza di lavoratori stranieri stagionali. "Ho avuto solo tre persone che hanno lavorato per me per tutta l'estate. E nessuno era del posto", ha detto l'agricoltore.
Le mele a terra per la mancanza di operai addetti alla raccolta
Kish è frustrato dal fatto che le mele siano state lasciate marcire, a causa della mancanza di operai, mentre molti canadesi erano seduti a casa con 2.000 dollari al mese grazie al Canada Emergency Response Benefit (CERB). Anche in Canada, quindi, vi sono situazioni come in Italia, dovute a una sorta di reddito di cittadinanza e supporto governativo.
Amarjit Singh Lalli
La carenza di manodopera è stata poi seguita da una nevicata da record e da un primo colpo di freddo, che Kish non ricorda di aver mai visto in 50 anni di lavoro. Il direttore della BC Tree Fruits, Amarjit Singh Lalli, ha stimato che il freddo anticipato abbia causato perdite per circa 16 milioni di sterline. "Alcuni frutticoltori di mele saranno in perdita per decine di migliaia di dollari", ha aggiunto.
"Quello che probabilmente finirà per accadere è che i coltivatori non vedranno un centesimo di copertura assicurativa", ha detto. "Questo perché il meccanismo delle assicurazioni valuta la Plv totale e non la singola coltura. Se il reddito non scende al di sotto di una certa soglia, il risarcimento non arriva".