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Piet Schotel parla delle piattaforme virtuali dove e' possibile incontrare gli esportatori

Gli importatori europei sono molto interessati all'America centrale

Quasi tutte le fiere commerciali sono state cancellate, quindi le società centroamericane hanno molte meno possibilità di farsi conoscere sul mercato europeo. Di conseguenza, il Centro di promozione delle importazioni (CBI) in Europa ha predisposto un portale sul quale già ora gli importatori possono presentarsi a sei esportatori attraverso un tour virtuale.

Il CBI ha implementato questo progetto per supportare gli esportatori frutticoli dell'America centrale. Gli importatori europei possono conoscere queste società su una piattaforma virtuale. Oltre alle patate dolci e alla manioca dalla Costa Rica, vengono offerti anche mango dal Guatemala e papaya da Panama, gombo dall'Honduras e pitaya dal Nicaragua.

Piet Schotel fa parte del progetto e lavora dai Paesi Bassi per aiutare queste società nel loro percorso. "Come nuovi player sul mercato europeo bisogna sapersi presentare e, di solito, ciò succede durante le fiere, le missioni commerciali e così via. Siccome per il momento eventi del genere non sono possibili, bisogna trovare altri modi per attirare l'attenzione di potenziali clienti".

Attualmente le fiere commerciali offrono alternative virtuali, ma secondo Schotel ciò non aiuta molto questi esportatori. "E' essenziale sapersi presentare. Dopotutto essere sconosciuti preclude il successo. Nel nostro settore, le fiere virtuali non sono una valida alternativa. Forse lo diventeranno se quelle in presenza non saranno più possibili. Ma in generale gli importatori non ricercano attivamente contatti sulle piattaforme virtuali. Inoltre, durante tali eventi gli importatori, e non solo i visitatori, sono un gruppo target per queste società dell'America centrale".

Naturalmente gli eventi cancellati o trasformati in eventi virtuali, al momento non sono le uniche sfide di questi commercianti. Secondo Schotel, per esempio, è più difficile prevenire le carenze di personale. Ciò è dovuto a problemi di salute e logistici. "Come ovunque nel mondo anche le attività centroamericane devono affrontare problemi legati al Covid-19. Le società che stiamo promuovendo in questa tornata hanno conservato buone vendite".

"Tuttavia, ci sono problemi di personale in quanto per i lavoratori è più difficile recarsi al lavoro oppure sono malati. E' più difficile mettere in ordine i documenti d'esportazione e, a volte, si ha difficoltà a trovare abbastanza manodopera, a causa delle chiusure dei confini. Le società stesse si stanno impegnando a lavorare in maniera sicura e igienica".

Piet ritiene che il mercato europeo sia molto interessato ai prodotti dell'America centrale. Questa zona ha esperienza nelle esportazioni verso il Nord America, quindi è abituata a standard di qualità elevati. "L'America centrale in generale e le nostre società in particolare sono interessanti per gli importatori europei, per via delle finestre di produzione di alcuni prodotti, come i mango. Anche la qualità che questi Paesi sono abituati a fornire rappresenta un vantaggio. Generalmente hanno molta esperienza nell'export verso Stati Uniti e Canada".

"In Europa ci sono anche requisiti di sicurezza alimentare più specifici, ma queste società sono comunque certificate GlobalGAP. Al momento, si presta molta attenzione alla responsabilità sociale. CBI si sta impegnando molto in questo senso con l'organizzazione di corsi di formazione CSR e GRASP. Anche con i tempi che corrono i collegamenti sono sufficienti, sia per via marittima che per via aerea. Inoltre sono sufficientemente brevi e ben organizzati e ciò rende possibile che i prodotti arrivino freschi a destinazione".

Non tutte le società dell'America centrale sono qualificate per fare parte di questi progetto. Schotel spiega che ci sono dei requisiti ulteriori per garantire la qualità ai visitatori del tour virtuale. "Supportiamo 17 società che stanno partecipando al programma di formazione sulle esportazioni del CBI per l'America centrale. Attualmente, l'attenzione si concentra su sei di queste e le loro certificazioni devono essere in ordine. Devono anche essere pronte per il mercato europeo in tutti i sensi e avere dipendenti che parlano inglese. I prossimi mesi saranno il periodo ideale per contattare gli importatori per le consegne di inizio 2021".

"Il mio collega consulente Arno van der Maden, dalla Costa Rica e io ci occupiamo di guidare le società per il CBI. Consigliamo i partecipanti al programma. Siamo felici di aiutarli a reperire contatti e di fornire loro ulteriori informazioni. Questo evento B2B online fa parte dell'iniziativa del CBI ‘Connecting Central America’. L'evento supporta le società di media scala con lo scopo di incrementare la loro competitività sul mercato europeo - conclude Schotel - L'evento è co-finanziato dall'Unione europea e coordinato da SEICA".

Clicca qui per vedere la brochure.
Clicca qui per contattare una delle società centroamericane

Per maggiori informazioni
Piet Schotel
Fruit Consultancy Europe
Cell.: +31 653 381 897
Email: piet@fruitconsultancy.nl  
Web: www.fruitconsultancyeurope.nl 

Arno van der Maden
Email: arno@nsdeltropico.com 
Cell.: +506 884 74 746

Nicky Buizer
CBI
Cell.: +31 629 196 954
Email: nbuizer@cbi.eu

Data di pubblicazione: