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Il commento di Rocío Vázquez (Castañas El Común)

Le castagne di buona qualita' si dovrebbero vendere facilmente

Con l'arrivo dell'autunno, inizia la campagna delle castagne nel sud-est di Cáceres, a Las Villuercas (Spagna). Lì, nel comune di Guadalupe, la stagione è in pieno svolgimento per l'azienda Castañas El Común che sta per raccogliere una delle varietà spagnole tardive, che rappresenta la gran parte del volume della campagna.

"Abbiamo iniziato il 30 settembre - dice Rocío Vázquez, direttore commerciale dell'azienda - sebbene la nostra campagna sia divisa in due periodi. Il primo inizia a fine settembre-inizio ottobre con una varietà precoce di castagna, e si prosegue a fine ottobre con la varietà Verata a maturazione tardiva. Raggiungiamo, infatti, il nostro picco a novembre, quando in Spagna è terminata la raccolta di altre varietà, perché la Verata è una delle ultime nella penisola iberica".

Quest'anno la stagione è scandita dalle sfide generate dalla pandemia, in un momento in cui la sua diffusione in Europa rende necessario attuare misure sempre più severe per controllare il numero di contagi. La limitazione dei contatti sociali, il coprifuoco e la sospensione di fiere ed eventi stanno condizionando la vendita di un prodotto normalmente molto consumato in questo periodo.

"Molti produttori di caldarroste si sono chiesti se aprire o meno. Chi le vende per strada è molto incerto, perché nessuno sa se ci sarà un altro lockdown. Per ora vendono presso loro banchi, anche se a un ritmo diverso rispetto agli altri anni", dice Vázquez. "Anche nei mercati le vendite sono più lente".

L'azienda però è riuscita ad adattarsi al nuovo contesto e, dopo il lockdown di marzo in Spagna, ha deciso di aprire un nuovo canale di vendita per poter offrire i propri prodotti ai consumatori, direttamente dal campo. "Qualche settimana fa abbiamo aperto il nostro negozio online. E' un nuovo modo per fornire il nostro prodotto, direttamente dal campo ai consumatori. Un giorno raccogliamo le castagne e il giorno dopo, dopo averle trasformate, sterilizzate e selezionate a mano, le spediamo fresche".

Per questa stagione, l'azienda con sede in Estremadura prevede di raccogliere 500 tonnellate di castagne dai suoi 250 ettari di castagneti. Queste saranno vendute sia sul mercato interno che in Europa, oltre che in destinazioni oltreoceano come il Canada o il Medio Oriente. "Abbiamo castagni di età diverse. Quando tutti gli alberi raggiungeranno il loro picco in termini di produzione, otterremo da 800 a 1.000 tonnellate. Questo è il nostro obiettivo", afferma Vázquez. "Fino ad allora, ogni volta che avremo bisogno di più prodotti continueremo ad acquistarli dalle zone circostanti o da altre aree di produzione di Spagna e Portogallo".

Le castagne di El Común inizieranno presto a cadere e sarà possibile raccoglierle. La raccolta viene eseguita a mano e questo richiede molta manodopera nella regione. Tuttavia, El Común sta studiando l'introduzione di raccoglitrici meccaniche per accelerare il processo ed evitare la perdita di qualità, riducendo al minimo il tempo durante il quale i frutti rimangono a terra.

La castagna cinese non può competere con quella europea
Negli ultimi anni, le castagne della specie Castanea mollissima, chiamate anche castagne cinesi (in quanto provengono da quel Paese), sono più presenti sui mercati. Tuttavia, Vázquez sottolinea che queste non possono competere con la castagna europea.

"Il frutto degli alberi di Castenea sativa ha più sapore, si sbuccia facilmente e gode di un'ottima reputazione sui mercati. La differenza sta nel prezzo, perché la castagna cinese è molto più abbordabile, ma non ha la stessa qualità", conclude Vázquez. "In effetti, anche se questa è una campagna più difficile del solito, penso che le castagne di buona qualità si venderanno facilmente".

Per maggiori informazioni
Rocío Vázquez
Castañas El Común
10140 Guadalupe, Cáceres. Spagna
Tel.: +34 680 579 579
Email: rocio@elcomun.net 
Web: www.elcomun.net

Data di pubblicazione: