Siamo alle soglie della stagione produttiva arancicola 2020/21 e il comparto è già in fermento. Le aziende stanno ultimando le operazioni negli agrumeti e nei magazzini, e definendo gli elementi commerciali della campagna. La scorsa stagione i temi salutistici hanno tento banco e la nutraceutica ha fatto il paio con la sostenibilità produttiva. Quest'anno il trend non sarà molto diverso, specialmente per via della seconda ondata del Covid-19.
Arnie in un agrumeto dell'OP Rosaria
L'OP Rosaria e il Gruppo Pannitteri, per il secondo anno, raccoglieranno e metteranno in commercio arance biologiche; la sostenibilità delle produzioni deriva anche da un utilizzo sempre più importante delle api impollinatrici negli agrumeti. Le arnie, quest'anno, nei diversi appezzamenti del Gruppo Pannitteri saranno 100 e più, grazie alla collaborazione instaurata da tempo, e ora in crescita, con aziende produttrici di miele della zona, in particolare gli apicoltori di Zafferana Etnea, famosi proprio per la produzione del miele di zagara, considerato un'eccellenza locale.
Sopra: l'apicoltore Sebastiano Aiello con il presidente dell'OP Rosaria, Aurelio Pannitteri.
"Siamo molto contenti di questa collaborazione - afferma Aurelio Pannitteri, presidente di OP Rosaria - e della presenza di alveari nei nostri aranceti per tutto l'anno. E' la prova che le api ci vivono bene e dimostrano la salubrità delle nostre colture, gestite all'insegna del rispetto della natura e degli stessi consumatori".
"Dopo una campagna inconsueta - dice l'imprenditore - quasi folle come quella passata, tra quantitativi ridotti, forte domanda e prezzi altalenanti, terminata per OP Rosaria con il sold out anticipato di almeno un mese, le previsioni per il prossimo raccolto sono positive, nonostante alcuni impianti colpiti dalla grandine nella tarda estate".
"Ci presenteremo all'appuntamento con il mercato - conclude Pannitteri - con le carte in regola. Avremo quantità e qualità. Nonostante la pandemia, la scorsa primavera abbiamo incrementato la quota export dell'OP. Contiamo di crescere ulteriormente sui mercati esteri, pur riservando a quello interno la massima attenzione. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli della nuova campagna di marketing, che avrà alcune modifiche rispetto all'anno scorso, ma conterà ancora sulla nostra mascotte, l'elefantino Lio, che si riallaccia alla tradizione catanese e al simbolo della nostra città: l'elefante, appunto. Per OP Rosaria, questa sarà la quindicesima campagna commerciale. Il marchio, infatti, è stato lanciato nella stagione 2005/06 e, Covid-19 permettendo, non mancherà l'occasione per celebrare degnamente questo anniversario".
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