Volano scintille tra UE e Regno Unito durante le negoziazioni sulla Brexit. Le proposte legislative sono in fase di adozione e alcune sono in contrasto con i trattati internazionali. Tra queste, quelle che riguardano l'Irlanda del Nord. Boris Johnson e l'UE puntano sempre più i piedi e, al momento, i negoziati vanno sempre di più verso una Brexit senza accordi. Nonostante questo, l'esperto finanziario Joost Derks, di iBanFirst, osserva che le principali banche internazionali si aspettano ancora eventuali accordi, ma i margini si stanno riducendo.
Molti esperti paventano già duri colpi per diversi settori. Tra questi, il settore chimico, quello automobilistico e quello elettrico. Per il settore ortofrutticolo, tuttavia, Joost prevede meno problemi. "La frutta e verdura restano merci necessarie, per il Regno Unito - afferma Joost - L'isola non è autosufficiente in termini di approvvigionamento giornaliero di ortofrutta. Qualunque ostacolo al commercio, come eventuali dazi d'importazione, potrebbe far aumentare i prezzi di tali prodotti in Regno Unito".
"E, alla fine dei conti, ciò andrà a spese del consumatore. Queste parti stanno facendo di tutto per evitare ritardi, in modo che le importazioni di frutta e verdura vengano ostacolate il meno possibile al confine. E' stato proposto, per esempio, di utilizzare un sistema come Portbase. Per quanto riguarda la floricoltura, invece, è tutta un'altra storia. Si tratta di un prodotto di lusso, che sarà influenzato dalla Brexit. Molte attività stanno esplorando nuovi mercati di vendita: tra cui anche il settore ortofrutticolo".
Inoltre, c'è ancora molta incertezza anche sul mercato valutario. "Nell'ultima settimana, la Sterlina inglese ha perso un po' di terreno sull'Euro. Ciò è dovuto alle attuali difficoltà relative al negoziato Brexit. Il valore della Sterlina rispetto all'Euro è passato da 0,90 a 0,91. Con l'accordo, la Sterlina potrebbe riprendersi del 6%. Tuttavia, senza accordo potrebbe diminuire del 5%. Dal referendum del 2016, la Sterlina ha perso il 20%". Il tasso di cambio della Sterlina resterà volatile fino a che la situazione non sarà più chiara.
Il Regno Unito e l'Europa continentale hanno un interscambio commerciale vivace. La Brexit porterà via questi vantaggi. Ciò significa anche che altri paesi potrebbero riuscire a competere meglio con l'UE: tra questi, l'Egitto e il Marocco, che presentano una crescente quota di produzione ortofrutticola. "Eppure, non mi aspetto che ciò accada in tempi brevi. E' più probabile che i fornitori cominceranno a cercare di capire come potere continuare il loro commercio dopo la Brexit".
"Ciò è dovuto alla vicinanza dei Paesi Bassi. Inoltre, i due paesi lavorano insieme da anni". Alla domanda se c'è qualche consiglio utile per il settore ortofrutticolo in termini di Brexit, Joost afferma: "Informatevi bene su cosa cambierà per la vostra società. Anche se, in caso non lo aveste ancora fatto, ormai è già troppo tardi".
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Joost Derks
iBanFirst
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