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Aumento delle rese con la microbiologia applicata alla coltura della patata

Un test sul ripristino della fertilita' in suoli stanchi

Un test dai promettenti risultati preliminari è stato svolto a Maccarese (provincia di Roma) presso l'azienda Salvalaio, diretta da Maurizio, Irano, Alessandro ed Emanuele (questi ultimi due rappresentanti della quarta generazione in azienda, fondata da Tarcisio, allora mezzadro, nel lontano 1945). La ditta, le cui produzioni ortofrutticole sono destinate alla Gdo e che gestisce 170 ettari di carota (ciclo estivo-ciclo invernale) e 75 di patata, ha messo a disposizione 1 ettaro per la sperimentazione.

La prova, condotta dal dr. agronomo Tiziano Biancari, è stata effettuata con l'obiettivo di valutare l'efficacia di consorzi microbici (micorrize, PGPR, PGPF, attinomiceti etc.), nel ripristinare la fertilità del terreno di suoli stanchi (in questo caso, terreni sabbiosi), e migliorare il benessere della pianta.

Senza nessuna modifica alle pratiche agronomiche e gestionali dell'azienda agricola, è stata inserita l'applicazione di un prodotto a base di microrganismi della linea Micosat F ("F Uno") al momento della semina con l'ausilio di un microgranulatore incorporato alla seminatrice. 

Già dai primi rilievi, sono emersi i vantaggi dell'applicazione del consorzio microbico: migliore uniformità di emergenza, riduzione delle fallanze, maggior sviluppo del capillizio radicale e migliore tuberificazione; tutti parametri che, alla raccolta, hanno determinato un incremento di resa a ettaro (di circa il 16%), rispetto al testimone aziendale.

Tabella numerica con dati testimone e Micosat

In questa prima sperimentazione si è riscontrato come le piante inoculate abbiano presentato un maggior numero di tuberi, più omogenei nonostante il calibro mediamente più grande, rispetto alla tesi aziendale, con conseguente incremento della percentuale di prodotto vendibile.

Foto con evidenze, patate nel bunker e nei bins

L'incremento in termini di resa e qualità è stato confermato dai risultati successivamente ottenuti sempre su patate nella piana del Fucino, quest'estate.

La migliore esplorazione del suolo, grazie ad una maggiore estensione dell'apparato radicale (diretto e indiretto), e quindi la miglior fruizione dei fertilizzanti e l'assorbimento dei marco e micro elementi, il recupero della biodiversità microbica dei suoli, l'aumento della tolleranza agli stress, oltre che alla riduzione dei fenomeni di stanchezza dei terreni hanno contribuito a questi risultati ancora tutti da esplorare per comprendere pienamente il ruolo della microbiologia nei suoli agrari.

Data di pubblicazione: