Nel 2019, gli scambi mondiali di uva da tavola sono stati pari a 4,7 milioni di tonnellate, per un valore pari a 7,6 miliardi di euro; nell'arco degli ultimi cinque anni si è registrato un incremento del 5,9% in volume e del 10,7% in valore.
Nella graduatoria mondiale dei Paesi esportatori l'Italia occupa la sesta posizione in valore e la seconda in volume, detenendo una quota dell'export totale nel 2019 pari rispettivamente all'8,5% e al 9,1%.
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Sul fronte delle importazioni, gli Stati Uniti guidano la classifica dei primi cinque paesi acquirenti di uva da tavola, con il 18% del valore dell'import mondiale e il 14% dei volumi; seguono Paesi Bassi, Regno Unito, Germania e Cina. Per ciascuna di queste nazioni, l'Italia figura tra i principali fornitori solo della Germania, detenendo la prima posizione, con una quota in valore di circa il 32%. Nel caso di Paesi Bassi e Regno Unito, l'Italia si posiziona al decimo posto tra i fornitori, con quote in valore pari rispettivamente 2,2% e al 4,1% nel 2019.
Scorrendo l'elenco dei Paesi importatori, gli Emirati Arabi Uniti si collocano in ventottesima posizione, per un valore dell'import pari a 60 milioni di euro nel 2018; l'Italia si configura come settimo fornitore con il 7% del valore importato complessivamente. E' da specificare che le esportazioni italiane di uva da tavola sono indirizzate per oltre il 90% in valore e in volume verso nazioni Ue-28; tra i Paesi extra-Ue, gli Emirati Arabi Uniti seguono solo Svizzera e Norvegia.
Principali paesi importatori in valore e quota di mercato dei relativi fornitori
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Le importazioni degli Emirati Arabi Uniti
La dimensione del mercato degli Emirati Arabi Uniti è molto contenuta in termini assoluti e ha mostrato una tendenza flessiva nel medio periodo; la domanda di questo Paese, infatti, si è ridotta tra il 2014 e il 2018 del 17,9% in valore (a 60 milioni di euro nel 2018) e del 16,3% in volume (a 46.000 tonnellate nel 2018). Questa dinamica ha riguardato tutti i principali Paesi fornitori a eccezione del Cile, che ha incrementato le proprie forniture del 55% in valore e del 48% in volume.
Le richieste degli Emirati Arabi Uniti di uva da tavola italiana valgono 4,2 milioni di euro nel 2018 per volumi pari a 2.814 tonnellate, con una flessione sia in valore (-23,2% sul 2014) sia in quantità (-28,9% sul 2014).
Dinamica dell'import di uva da tavola degli Emirati Arabi Uniti per Paese di provenienza
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Il prezzo medio all'import dell'uva da tavola degli Emirati Arabi Uniti si è attestato nel 2018 a 1,30 euro/kg, in lieve flessione rispetto al 2014 (-1,8%).
Rispetto ai principali competitor, l'Italia realizza, sul mercato emiratino, prezzi unitari più elevati solo rispetto al prodotto preveniente dall'India e dall'Egitto, mentre è più basso negli altri casi, soprattutto rispetto all'uva da tavola statunitense e australiana. A fronte del calo generale dei prezzi unitari all'import, da ricondurre in larga misura all'Egitto, per il prodotto nazionale si è osservata una rivalutazione dell'8% nel quinquennio (1,49 euro/kg nel 2018 vs 1,38 euro/kg nel 2014).
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