Da qualche mese è operativa la nuova struttura di Finò, il finocchio italiano. Si trova a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena), e rappresenta una tappa importante nel percorso imprenditoriale di Marco Babbi e Vittorio Caligari. "Abbiamo iniziato oltre 14 anni fa - esordiscono i due titolari - e, nel corso del tempo, ci siamo specializzati sempre di più, crescendo a volte anche in maniera tumultuosa. La realizzazione del nuovo centro di lavorazione e confezionamento era diventata indispensabile".
La nuova struttura vista esternamente
Si tratta di quasi 4000 metri quadrati coperti, su un'area di 20mila complessivi. Tutto è stato studiato verso tre direzioni principali: più efficienza nelle lavorazioni e nelle rese; più attenzione al welfare per i dipendenti; rispetto ambientale tramite risparmio energetico e idrico. I dipendenti sono circa 70. La capacità di stoccaggio in cella è di 14mila metri cubi. Il prodotto lavorato, all'anno, ammonta a circa 7000 tonnellate. Il tutto è stato costruito con le sole risorse aziendali, senza contributi esterni.
L'interno
"Grazie ai maggiori spazi, all'organizzazione logistica interna e alla nuova linea di lavorazione - spiega Babbi - abbiamo una potenzialità di lavorazione superiore del 50% rispetto a prima. Tutta la catena del freddo viene rispettata e ogni singola confezione è tracciabile dal campo fino all'arrivo nei punti vendita. La nostra azienda ha tutte le certificazioni necessarie per esportare all'estero e, in taluni periodi, esportiamo più del 60% della produzione, così come gli agricoltori nostri partner sono certificati".
Il nuovo magazzino è stato realizzato in un'ottica "green". Si va dal risparmio energetico, grazie all'esposizione e ai materiali usati, fino all'autoproduzione di energia mediante pannelli fotovoltaici per 150 kw. L'acqua piovana viene recuperata per irrigazione del verde e per gli usi non alimentari, mentre l'acqua di lavaggio della verdura viene riciclata più volte. Tutte le parti vegetali di scarto vengono inviate a un impianto per la produzione di biogas.
"La selezionatrice - precisa Caligari - è stata realizzata partendo da un prototipo realizzato secondo le nostre esigenze. Alcune soluzioni sono state adottate per la prima volta nell'ambito della lavorazione e selezione del finocchio, in accordo con il costruttore. Sapevamo bene quali fossero le nostre esigenze, e abbiamo contribuito in maniera determinante nel progetto finale".
L'azienda Caligari&Babbi si occupa anche della produzione. Oltre a 25 ettari di finocchi prodotti autonomamente, vi sono circa 500 ettari realizzati da agricoltori conferitori, situati nelle zone più idonee d'Italia per quest'ortaggio. "L'esperienza, la ricerca e la conoscenza – dice Caligari – sono alla base della produzione del finocchio. Una stessa varietà può dare risultati estremamente diversi, a seconda della latitudine di coltivazione e delle tecniche agronomiche. Noi ci avvaliamo di agricoltori che sono nostri conferitori da tanti anni e tutti sono certificati secondo le nostre richieste".
Una parte della zona uffici
L'azienda si proietta così nella dimensione 4.0, dove l'ottimizzazione dei processi è possibile grazie all'elaborazione dei flussi e dei dati raccolti. Tutto è sotto controllo in maniera analitica e ciò non sarebbe stato possibile nella vecchia struttura, nella quale i due soci avevano posto le prime basi di Finò nel 2006.
Vittorio Caligari e Marco Babbi
"Ci teniamo a ringraziare tutti i nostri collaboratori - concludono Marco e Vittorio - e tutti i clienti, dalla Gdo (italiana ed estera) ai grossisti dei mercati, per la fiducia accordataci in tutti questi anni. Da parte nostra, continuiamo a investire per essere non solo al passo con i tempi, ma per anticipare le innovazioni".
Contatti:
Caligari & Babbi srl
Via Pietà, 77
Savignano su Rubicone (FC)
Tel.: +39 0541 942599
Email: commerciale@ortofruttacaligari.com
Web: www.finocchioitaliano.com