Produttività e sostenibilità sono stati i temi cardine dell'evento dal titolo "Interventi per il miglioramento della viticoltura da mensa in Sicilia", svoltosi qualche giorno fa a Mazzarrone (CT), la città dell'uva da tavola a marchio IGP-Indicazione geografica protetta. Nell'occasione, si è voluto presentare un progetto ambizioso, ma al contempo pragmatico, per guardare al futuro della viticultura da mensa.
Il tavolo dei relatori: in piedi la Prof.ssa A, Gentile; seduto il presidente N. Busacca
A spiegarne i contenuti sono stati i relatori appositamente intervenuti, a partire da Nunzio Busacca. presidente dell'OP Opas, capofila del progetto "Innovazioni sostenibili di processo e di prodotto per il miglioramento dell'uva da tavola siciliana - Innovitis". I dettagli più tecnici sono stati illustrati da Alessandra Gentile, docente dell'Università di Catania (Di3A) per poi passare agli interventi programmati di Rosario Di Lorenzo dell'Università di Palermo (Dip. Agr.), il quale ha fornito uno spaccato sulla "viticoltura da tavola e le sue prospettive in Sicilia". Tra gli altri sono intervenuti anche Antonino Azzaro (Innovation Broker del progetto), Elisabetta Nicolosi, docente dell'Università di Catania, e Filippo Ferlito, ricercatore del CREA-OFA di Acireale.
Prof. Di Lorenzo
Dai lavori è emerso come il comparto dell'uva da tavola sia in fase di rapida evoluzione e soggetto a una serie di profondi cambiamenti che stanno investendo il mondo produttivo e commerciale. Oggi l'Italia, ancora paese leader in Europa sia a livello di produzione che di esportazione, deve confrontarsi con altre aree viticole emergenti, nonché con le produzioni provenienti dall'altro emisfero che, se prima non erano sovrapposte alle produzioni dell'emisfero nord, recentemente tendono sempre più a coincidere con quelle delle latitudini italiane, aumentando così la competizione.
Slide del Prof. Di Lorenzo
In questo contesto, la Sicilia ha un ruolo di primaria importanza con i suoi distretti produttivi localizzati nella zona centro meridionale, nella provincia di Agrigento e nel comprensorio di Mazzarrone, Licodia Eubea e Caltagirone, in provincia di Catania e nei territori di Acate, Vittoria, Chiaramonte Gulfi e Comiso, in provincia di Ragusa. Questo territorio, generalmente denominato "di Mazzarrone" è a pieno titolo considerato leader di eccellenza per l'uva da tavola, tanto che può fregiare la sua produzione con un marchio a indicazione geografica protetta (Uva da Tavola di Mazzarrone IGP).
La possibilità di scelte varietali innovative e in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori diventa un'esigenza prioritaria. Infatti, nonostante l'ampiezza del germoplasma viticolo esistente, la ricerca di innovazione è sempre attiva. I principali criteri di selezione per le nuove varietà riguardano l'elevata e costante produttività, la tolleranza agli stress biotici e abiotici, l'attrattività estetica del grappolo e della bacca, la consistenza della polpa, l'apirenia, il sapore, l'aroma e le proprietà nutraceutiche, nonché la resistenza alle manipolazioni, al trasporto e alla conservazione. Inoltre, il consumatore è sempre più attento alla salubrità, ricercando prodotto ottenuto con processi più sostenibili per l'ambiente e per i produttori stessi.
L'innovazione varietale, pertanto, congiuntamente alle innovazioni dei processi produttivi, con particolare riferimento alla diffusione di nuove tecniche per la gestione colturale e per la razionalizzazione dell'uso dei mezzi tecnici, in grado di aumentare l'efficienza e la sostenibilità economica e ambientale degli impianti, possono considerarsi le chiavi di volta per una produzione all'avanguardia e competitiva negli scenari internazionali.