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Cancellato il Tavolo Tecnico di Controllo dell'UE

CBS d'oltremare: ancora un carico di arance infette intercettato in Italia

Non solo la Sicilia, ma l'intero territorio italiano viene utilizzato come porta d'ingresso in Europa per agrumi destinati sia al consumo fresco che trasformato. E' di qualche giorno fa l'intercettazione al porto di Napoli di una spedizione di arance provenienti dal Sudafrica che mostravano evidenti segni di attacco da parte della "Phyllosticta (Guignardia) citricarpa", agente causale della malattia "Macchia nera degli agrumi". Il CBS (Citrus Black Spot), è un patogeno dall'impatto economico significativo, principalmente a causa degli inestetismi esterni che rendono gli agrumi inadatti al mercato fresco.

Questa fitopatia comporta gravi infezioni alle colture, che causano la caduta prematura dei frutti, pertanto la sua eventuale diffusione in Italia potrebbe risultare estremamente dannosa per il comparto agrumicolo.

Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia: regioni agrumicole
L'organismo nocivo, da quarantena internazionale, rientra tra quelli prioritari individuati dalla Commissione Europea e per il quale sono effettuati controlli alle frontiere europee (punti di entrata riconosciuti) e monitoraggi sul territorio, visto il rischio concreto per un settore importante quale quello dell'agrumicoltura campana e del Sud Italia in generale.

E' dunque particolarmente avvertita la mancanza del "Tavolo Tecnico Esperti Agrumi" in seno all'UE, cancellato dalla stessa Commissione Europea (vedi precedente news), e che aveva propriamente il compito di esaminare, all'origine, le problematiche fitosanitarie relative agli agrumi. In più di un'occasione, l'intervento del tavolo tecnico era riuscito a far bloccare le importazioni da Paesi extraeuropei, quali Sudafrica, Argentina e Brasile, in tutti quei casi in cui venivano intercettati carichi riportanti fitopatie non presenti nel nostro continente, quali ad esempio il Citrus Black Spot o il Citrus Canker, o peggio l'Huanglongbing.

L'individuazione del patogeno è stata possibile grazie alla tecnologia Lamp in dotazione agli ispettori fitosanitari. Si tratta di un sistema di indagine molecolare che permette di ottenere delle risposte rapide e certe nell'ambito dei controlli fitosanitari in import. Il risultato avuto con la tecnologia Lamp, è stato successivamente confermato dall'analisi molecolare Real time, effettuata dal Laboratorio Fitopatologico della Regione Campania - Fitolab.