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Maggiore produzione per le castagne autoctone di Roccamonfina ma niente sagra

Per quest'anno in Campania, e precisamente in provincia di Caserta, non si svolgerà la sagra della castagna di Roccamonfina (CE), evento tanto atteso dagli abitanti del posto, della durata di circa 1 mese; si teneva infatti ogni anno, tutti i fine settimana di ottobre. Parliamo di un appuntamento di un certo spessore socio-economico, che attirava consumatori e appassionati di castagne non solo campani, ma provenienti da ogni luogo d'Italia. Rappresentava un vero e proprio canale commerciale per tutti i produttori locali, che vedevano ripagare la propria merce a un prezzo più conveniente. Ma quest'anno, a causa delle norme anti Covid-19, sono vietati gli assembramenti; quindi niente sagre, fiere o manifestazioni di una certa portata.

Sicuramente ci saranno risvolti negativi soprattutto per i produttori locali, che per quest'anno si troveranno di fronte a un'abbondante produzione delle cultivar autoctone e a minori canali commerciali, per cui si troveranno costretti a conferire le castagne alle cooperative locali.

Sul fronte produttivo, questa campagna castagne si presenta davvero buona sia per l'Italia che per l'estero. Tant'è vero che Giovanni Santantonio della Coop. Monte Santa Croce di Roccamonfina (CE) spiega: "Dopo tre anni in cui la produzione delle cultivar di castagne locali è stata scarsa, quest'anno si è registrato un boom produttivo. Peccato che le eccessive temperature del mese di settembre abbiamo comportato l'aborto di innumerevoli ricci, soprattutto nelle zone di pianura, riducendo così la produzione. Attualmente, i prezzi alla produzione sono di circa 1,40 euro/kg per le Primitive e 3 euro/kg per la Bouche".

Sul fronte dei mercati, è Angelo Amore della Coop La Conca a concedersi un commento a riguardo, dicendo: "Finora le alte temperature non hanno incentivato i consumi di castagne; ma adesso pare che, con il calo termico, qualcosa si stia muovendo. Attualmente stiamo lavorando con la GDO italiana ed estera; quest'ultima pare che richieda più prodotto. Un risvolto negativo dell'attuale campagna è che mancheranno i rifornimenti ai caldarrostai; infatti, sempre a causa delle difficoltà dovute alla pandemia, sono venute meno le forniture di castagne Primitive destinate alla Svizzera".